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Inter, Conte: "Se non sei squadra non vinci partite così"

Il tecnico dopo il Borussia Moenchengladbach: "Abbiamo strameritato contro un grande avversario, ma potevamo evitarci sofferenze inutili"

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Antonio Conte si gode il successo contro il M'Gladbach che tiene accesa la fiammella della speranza per gli ottavi di Champions per la sua Inter: "Se non sei una squadra sotto tutti i punti di vista non vieni a vincere partite del genere, soprattutto in questo momento - ha detto il tecnico nerazzurro - Loro erano davvero in forma. Abbiamo fatto una partita davvero importante, abbiamo strameritato di vincere. Potevamo evitare sofferenze inutili, è vero, ma non dimentichiamoci che avevamo davanti un grande avversario. Siamo vivi e questa è la cosa più importante. Complimenti ai ragazzi per lo spirito e per come si sono aiutati l'un l'altro".

Getty Images

Conte ha poi commentato le parole di Lukaku, che ha rifiutato il ruolo di leader della squadra: "Ha ragione a dire che è solo uno dei 25. Io chiedo crescita di responsabilità da parte di tutti, solo così si può puntare in alto. Partite come questa testimoniano che il percorso è quello giusto e che c'è unità di intenti".

Un momento chiave della gara è stato l'inizio del secondo tempo, dopo essere andati all'intervallo sull'1-1 con un gol preso proprio nei minuti di recupero: "Poteva ammazzarci, anche perché loro avevano davvero creato pochissimo. Abbiamo analizzato le situazioni da migliorare, specialmente nel finale di primo tempo abbiamo fatto dei piccoli errori che gli hanno dato fiducia. Potevamo essere abbattuti a livello morale, ma io li ho supportati. Sanno che sono con loro nel bene e nel male, gli ho detto che dovevamo continuare a fare quello che stavamo facendo e che alla fine saremmo stati premiati. Sono stato un buon profeta".

Poi un commento sull'importanza del centrocampo: "È il ruolo che sposta gli equilibri. Brozovic veniva dal Covid, Barella ha preso una botta al polpaccio e sta giocando sempre. Però era anche difficile intervenire con qualche cambio: Eriksen e Sensi ci garantiscono qualità, ma poca interdizione. Sono stati bravi a stringere i denti, Brozo in particolare quando tira fuori anche la garra sa fare la differenza. Gagliardini lo conosciamo, è sempre affidabile".

Infine una battuta sugli italiani dell'Inter, che sembrano tutti attraversare un momento di grazia: "Barella e Bastoni stanno crescendo tantissimo, ma hanno ancora ampi margini di miglioramento. Sono ragazzi affidabili sotto tutti i punti di vista, io devo farli crescere. Contento per Darmian: abbiamo creduto in lui dopo l'esperienza in Inghilterra e a Parma. Dà anche la possibilità ad Hakimi di crescere con pazienza. Gli esterni fanno tanta fatica ed è giusto cambiarli durante il match".

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