VERSO INTER-ROMA

Inter, Conte: "Al massimo fino alla sosta natalizia"

Il tecnico: "Il no alla Roma? Totti mi chiamò, ma non era il momento. Un giorno sarebbe un'esperienza incredibile..."

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Vigilia di Inter-Roma per Conte, che sottolinea la forza della squadra di Fonseca: "Il livello di difficoltà sarà altissimo - dice in conferenza stampa -. Affrontiamo una squadra che sta bene. Noi dobbiamo dare il massimo da qui alla sosta natalizia e poi rifiateremo". Sui contatti con la Roma in estate: "Totti mi ha chiamato, ma ho fatto le mie valutazioni e declinato la proposta. Roma un giorno sarebbe un'esperienza incredibile, però non era il momento".
 

Getty Images

E' la partita più difficile?
"E' una partita di altissimo livello di difficoltà per l'avversario che affronteremo. Sono in forma, hanno fiducia ed entusiasmo. Affrontiamo una squadra che sta bene. Noi dobbiamo pensare a noi. La stiamo preparando nella giusta maniera, ci sarà da soffrire e dovremo reggere botta. E poi essere precisi in fase realizzativa".

Su Lautaro.
"Quando si parla troppo di un singolo, non mi fa mai piacere. Deve essere sempre considerata la squadra. E' un ragazzo giovane che sta lavorando e sta crescendo. Ma mi piacerebbe si parlasse più della squadra. Focalizzarsi su un giocatore non è giusto ed è una mancanza di rispetto nei confronti degli altri".

Sui margini di crescita
"Dobbiamo continuare a lavorare e migliorare nell'idea del tipo di calcio che stiamo facendo. Ci sono dei margini di miglioramento. Da quando abbiamo iniziato ci sono state situazioni che ci hanno portato a spingere la macchina forte e noi dobbiamo sempre spingere la macchina forte se vogliamo stare nella parte alta della classifica".

Su Fonseca.
"Sta dimostrando di essere un bravissimo allenatore anche in Italia. Ha fatto cose importanti in Ucraina. Il nostro campionato è molto tattico e ti devi ambientare a questo campionato. Trovi squadre che preparano benissimo la partita. Lui è stato molto bravo a portare la sua idea e a modellare la sua idea adattandosi al nostro calcio e sta facendo molto bene".

Chi temi della Roma?
"C'è da fare i complimenti a chi ha allestito l'organico. Sono forti, con giovani forti. Hanno gamba, qualità e forza. Non è una sorpresa, Roma e Lazio stanno facendo molto bene e hanno allenatori e organici pronti a competere".

Roma e poi Barcellona: è un momento di svolta?
"Noi dobbiamo arrivare alla sosta di Natale nel miglior modo possibile. Non è questione di svolta o non svolta. Poi con la sosta potremo un attimo rifiatare. Cerchiamo di stare concentrati e di andare di partita in partita. Dobbiamo stringere i denti, incrociare le dita e arrivare alla sosta nel miglior modo possibile".

Sulle defezioni.
"Vediamo il bicchiere mezzo pieno. Nella difficoltà tanti giocatori si sono responsabilizzati di più. Mancano ancora 4 partite alla fine di questo ciclo. Dobbiamo affrontarle così, a petto in fuori. Non c'è tempo per piangersi addosso. Cerchiamo di affrontarla nel migliore dei modi. Diamo il massimo da qui a Natale".

Sull'interessamento della Roma in estate attraverso Totti.
"Con Totti ci lega un'amicizia dai tempi degli Europei giocati insieme. Mi ha chiamato, abbiamo parlato della situazione e poi io ho fatto delle valutazioni in maniera molto serena e ho sentito che non era il momento giusto. In quel momento non c'era l'Inter. E' stata una mia sensazione, ho fatto alcune valutazioni e ho deciso di declinare la proposta in maniera molto rispettosa sapendo che è una grandissima piazza e un giorno mi augurerei comunque... Perché Roma è un'esperienza incredibile. Ma non era il momento".

Su Asamoah e Candreva possibili soluzioni in mezzo al campo.
"Asamoah nasce centrocampista. Nell'eventualità può fare il centrocampista, più di Candreva".

Su Politano.
"Fa parte della rosa. Nel momento in cui ho necessità, lo utilizzo. E' stato un infortunio traumatico alla caviglia. Ha caratteristiche diverse da quelle di tutti gli altri. E' bravo negli 1 contro 1, è mancino. Se c'è bisogno di lui da titolare o che subentri, può farlo. Cerco sempre di trovare la soluzione migliore per la squadra".

Su Nainggolan.
"Per Radja provo grande affetto e lui lo sa. Lo volevo al mio primo anno al Chelsea. Per lui la scelta migliore penso sia stata quella di andare a Cagliari. Bisogna sempre fare una profonda analisi e capire dove si può fare meglio. Io sono molto contento e non avevo dubbi sul fatto che lui facesse bene a Cagliari ed è anche giusto che lui si faccia delle domande sul perché non è all'Inter ed è al Cagliari".

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