VERSO GENOA-INTER

Inter, Conte: "La strada è quella giusta, nessuno ci ha messo sotto"

Il tecnico nerazzurro presenta la sfida col Genoa: "Vedo negatività fuori e positività dentro il gruppo"

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Reduce tra tre gare di fila senza vittorie, l'Inter cerca il riscatto contro il Genoa dopo le ultime deludenti prestazioni. "La strada intrapresa è quella giusta, rende felici me, i calciatori e il club - ha detto Conte - Non sono preoccupato perché stiamo giocando bene, raccogliendo molto meno di quanto stiamo producendo. Nessuno ci ha messo sotto. Vedo più negatività fuori e vedo invece molta positività dentro".

LA CONFERENZA DI CONTE
Terza gara in 7 giorni. Come sta gestendo le energie? Che Genoa si aspetta?

"Stiamo cercando di gestire il fatto di giocare ogni 3 giorni nel miglior modo possibile. Stiamo cercando di dare un buon recupero dal punto di vista psicofisico e dall'altro preparando la partita nel miglior modo possibile".

Sei più preoccupato per la difesa o per le assenze?
"Non sono preoccupato, abbiamo intrapreso la strada giusta che rende felici tutti, me, i giocatori e il club. Non dobbiamo dare troppo peso alle assenze, a quello che ci è successo e ci sta succedendo. Non sono preoccupato dal punto di vista calcistico, stiamo giocando bene, proponendo un buon calcio. Abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo e abbiamo pagato alcuni nostri errori".

Tante gare ravvicinate. La caratteristica più importante per recuperare continuità?
"Sotto il punto di vista dell'intensità siamo stati superiori ai tedeschi. Anche sotto questo punto di vista è la strada giusta. Voi vi fate condizionare dal risultato, a volte vinciamo ma la prestazione non mi convince. Vedo soprattutto soddisfazione dei miei calciatori per il fatto che facciamo la partita. Il risultato finale dipende da mille fattori e nelle ultime tre partite non ci sono stati favorevoli".

Come mai ha scelto la parola 'felicità'?  Per arrivarci bisognerà passare da qualche pareggio o sconfitta di troppo?
"Noi dobbiamo dare sempre il 110% per ottenere oltre alla prestazione il risultato. Prendiamo ad esempio il Liverpool di Klopp, ci ha messo 4 anni a vincere e ora è una macchina da guerra. Hanno costruito qualcosa di importante. So per certo perché la strada è quella intrapresa tutti insieme, che è quella giusta. Chi arriva oggi dall'esterno vedendo l'Inter vede una struttura solida che si sta assestando a differenza degli anni precedenti. Questo ci porta felicità". 

Quanto conta in questo momento la condizione psicologica? Anche per il discorso delle tante positività.
"Non devo intervenire, proprio perché questo è un gruppo di calciatori che sono soprattuto uomini. La barra è dritta. Quando vedo determinati atteggiamenti da parte dei calciatori non posso che essere soddisfatto, io come il club. Sinceramente devo dire oggi che vedo più negatività fuori e vedo invece molta positività dentro, senza parlare della malattia. Il club è contento".

L'Inter segna tanto e incassa anche troppo. Si è parlato di una ricerca di equilibrio. Rispetto all'anno passato c'è qualcosa da correggere?
"Quello che stiamo cercando di fare è coinvolgere in toto tutta la rosa, alcuni interpreti e caratteristiche sono cambiati rispetto all'anno scorso. Abbiamo fatto tanti gol e subito qualche gol di troppo, evitabilissimi. Spesso e volentieri c'è stata qualche situazione individuale da migliorare. Però dobbiamo continuare a migliorare, c'è un aspetto positivo perché abbiamo avuto tanti assenti e molti sono dovuti entrare e giocare partite facendo esperienza, capendo determinate situazioni nuove. Continueremo a fare quel che stiamo facendo, cerchiamo di fare la partita fin dall'inizio. Finora nessuna squadra ci ha dominato o ci è stata superiore. Questa è la mentalità e dobbiamo portarla avanti perché questa è la squadra per tornare ad essere solidi in futuro".

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