Corruzione al Koi, grana per Thohir

Il presidente del Comitato Olimpico Indonesiano e dell'Inter: "Noi rispettiamo la legge"

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Erick Thohir, presidente dell'Inter e del Comitato Olimpico Indonesiano (Koi) è pronto a collaborare con gli inquirenti indonesiani a proposito di un'indagine della polizia locale in relazione a tre casi di corruzione all'interno del team che sta organizzando gli Asian Games per il 2018. " Noi rispettiamo la legge - ha detto il patron nerazzurro -. Se verrà dimostrato che ho commesso un errore, sono pronto a essere punito e ad andare in carcere".

Il caso Koi tiene banco in Indonesia e l'eco delle accuse inizia ad arrivare anche in Italia. Gli inquirenti stanno cercando di far luce su quanto è accaduto. Al momento non sono ancora chiari i contorni della vicenda. L'unica cosa certa è che gli investigatori hanno contattato i tre sospetti e hanno fatto sapere che parleranno presto con alcuni membri del Comitato, tra i quali lo stesso Erick Thohir. Una situazione delicata, che rischia di interferire con l'organizzazione degli Asian Games 2018. "Questa situazione non deve essere chiaramente strumentalizzata a livello politico, ma se mi sto sbagliando sono disponibile ad andare in prigione", ha spiegato Thohir a Jakarta riferendosi alla situazione in atto.
In serata poi è arrivato un comunicato dell'Inter: "In relazione alle notizie divulgate dai mezzi di informazione in queste ore, la Società informa che nei confronti del presidente Erick Thohir non è in corso alcuna indagine. Erick Thohir è pronto a prestare la massima collaborazione all'Anti-corruzione indonesiana in qualità di presidente olimpico indonesiano".

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