La Juve serve il poker scudetto

Apre un autogol di Munoz, poi Dybala, Mandzukic e Bonucci. Roma momentaneamente a -11

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Nel primo posticipo della 33a giornata di Serie A, la Juve travolge 4-0 il Genoa, colleziona la 33a vittoria di fila allo Stadium, vendica la sconfitta dell'andata e si porta a +11 sulla Roma. Gara senza storia e già decisa nel primo tempo. Match sbloccato da uno sfortunato autogol di Munoz (17'), un minuto dopo il sigillo di Dybala. Al 41' destro a giro di Mandzukic e chiude i conti Bonucci al 64'. Fermati dai legni Marchisio, Higuain e Asamoah.

Non ci sono ormai più aggettivi per descrivere questa Juve. Cambia il palcoscenico, dall'Europa al campionato, ma non il risultato: questa Juve vince sempre, sia che si trovi di fronte Messi o i poco più che volenterosi ragazzi di Juric. Allo Stadium va così in scena l'ennesimo assolo di Dybala e compagni, una perfetta orchestra che le suona anche al Genoa e mette tre mattoncini ormai decisivi per lo scudetto. Il vantaggio sulla Roma, che lunedì è impegnata a Pescara, sale a 11 punti, un margine davvero facile da gestire per una corazzata che vince (quasi) sempre e alla quale è praticamente impossibile fare gol. Un match dal sapore particolare quello contro il Grifone, che all'andata aveva fatto fare davvero una brutta figura ai bianconeri. La vendetta è servita con gli interessi e Allegri compie l'ennesimo capolavoro di questa stagione che, di questo passo, rimarrà davvero memorabile. Una squadra, quella bianconera, che non abbassa mai la guardia e non ha mai cali di concentrazione, che cambia elementi a proprio piacimento ma non sbaglia mai. Una macchina praticamente perfetta.

Allegri ne cambia 6 rispetto alla trasferta del Camp Nou, ma non rinuncia al 4-2-3-1, schierando Barzagli esterno destro di difesa e Lichtsteiner alla Cuadrado. Dybala, Higuain e Mandzukic sono inamovibili. Cambiano i fattori, ma non il risultato: questa Juve è bulimica di trionfi e appena vede il traguardo a portata di mano mette la quinta e non ce n'è per nessuno. Anche se questo Genoa all'andata aveva messo sotto i bianconeri tra lo stupore generale. Lo Stadium è ormai un fortino inespugnabile (33 con quella di oggi le vittorie consecutive in campionato) e la banda Allegri sbriga la pratica in 60 secondi. Prima Munoz è sfortunato quando spedisce alle spalle di Lamanna uno stop sbagliato di Marchisio, poi Dybala castiga il numero 1 rossoblù con un sinistro all'angolino. Per il Grifone è notte fonda, la squadra di Juric non ha la forza per reagire e così prima dell'intervallo la gara viene chiusa da un gioiello di Mandzukic (destro a giro). Solo un balzo felino di Lamanna (bravo anche prima su Higuain) evita il poker di Marchisio allo scadere. Bonucci e compagni tornano negli spogliatoi ricoperti dai giusti applausi dei loro tifosi.

Il secondo tempo è poco più che un allenamento e si gioca ancora a una porta, un vero e proprio tiro al bersaglio. Calvarese annulla un gol a Bonucci fischiando un fallo di confusione nell'area genoana. Ma il difensore stasera ha il piede caldo e cala il poker al 19' con un bolide dal limite che sorprende Lamanna. Sembra di vedere di fronte due squadre di categoria diversa e solo i legni salvano ancora Lamanna: nella stessa azione prima Marchisio butta giù la traversa, poi Higuain coglie in pieno il palo (70'). Al 77' anche Asamoah maledice la cattiva sorte, cogliendo il palo esterno con un sinistro a fil di palo. Allegri manda in campo gli ex Rincon, Sturaro e Mandragora per dare respiro a Khedira, Mandzukic e Marchisio. Il risultato non cambia più: il sesto scudetto di fila è davvero a un passo. Una squadra da leggenda, mai sazia e che sogna il Triplete per essere ricordata come una delle più forti di sempre.

Mandzukic 7,5 - Il gol è un gioiello, poi corre e difende su tutta la fascia.
Bonucci 7,5 - Altra prova maiuscola del centrale: il gol è la giusta ciliegina.
Dybala 7 - Il suo sinistro ormai è una sentenza che chiude il match.

Munoz 4,5 - Sull'autogol è sfortunato, ma poi fa acqua da tutte le parti.
Lazovic 5 - Gara da dimenticare per l'esterno, mai pericoloso sulla destra.
Simeone 5 - Ha solo un pallone buono in avvio e lo spreca.

JUVENTUS-GENOA 4-0
Juventus (4-2-3-1): Neto 6; Barzagli 6, Bonucci 7,5, Benatia 6, Asamoah 6,5; Khedira 6,5 (24' st  Rincon 6), Marchisio 7 (41' st Mandragora sv); Lichtsteiner 6,5, Dybala 7, Mandzukic 7,5 (37' st Sturaro sv); Higuain 6,5. A disp.: Audero, Del Favero, Dani Alves, Rugani, Chiellini, Alex Sandro, Lemina, Mattiello, Cuadrado. All.: Allegri 7
Genoa (3-4-3): Lamanna 5,5; Munoz 4,5, Burdisso 5 (22' st Biraschi 5,5), Gentiletti 5,5; Lazovic 5 (42' st Hiljemark sv), Veloso 5, Cataldi 5,5, Laxalt 5 (3' st Beghetto 5); Ntcham 5,5, Simeone 5, Palladino 5. A disp.: Zima, Faccioli, Orban, Cofie, Ninkovic, Pandev, Pellegri. All.: Juric 5
Arbitro: Calvarese 
Marcatori: 17' aut. Munoz, 18' Dybala, 41' Mandzukic, 19' st Bonucci
Ammoniti: Burdisso (G)

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