Milan-Genoa 0-0: espulso Bonucci

I rossoneri, in dieci dal 25', non vanno oltre il pareggio interno. Un punto in quattro partite

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Non tornano i sorrisi in casa Milan che in campionato ha fallito ancora una volta l'appuntamento con la vittoria. A San Siro i rossoneri sono stati bloccati sullo 0-0 dal Genoa di Juric in un match condizionato dall'espulsione di Bonucci al 25' per una gomitata a Rosi. Rigoni e Bertolacci non trovano il gol del colpaccio per gli ospiti, mentre nella ripresa è Kalinic a sprecare l'occasione più ghiotta. Per Montella un punto in quattro gare.

Altro giro, altra corsa che per il Milan significa semplicemente un'altra partita da dimenticare. I rossoneri, reduci da tre sconfitte consecutive, hanno mosso la classifica con lo 0-0 di San Siro contro il Genoa, ma se Montella può aggrapparsi all'ingenuità di Bonucci per accontentarsi di non avere perso, i tifosi e la società si aspettavano ben altra reazione dopo le recenti delusioni, anche in dieci contro undici per un tempo e mezzo. Dall'altra il Genoa non può essere soddisfatto, incapace di sfruttare il vantaggio numerico nonostante un atteggiamento propositivo e quasi autolesionista nel finale di gara quando numerose palle perse hanno permesso ai rossoneri di sfiorare il colpaccio. Insomma, un punto che muove la classifica di entrambi ma che non può far felice nessuno.

I giudizi tattici per quanto riguarda il Milan e l'abito perfetto ricercato da Montella sono condizionati dal folle gesto di Bonucci che al 25', sugli sviluppi di un calcio di punizione, ha colpito con una gomitata giudicata volontaria su Rosi (con l'ausilio delle immagini come consigliato dal VAR), ma fino a quel momento  i progressi dal punto di vista del gioco non si erano visti. Qualcosa di meglio nell'atteggiamento con un 3-4-2-1 molto tecnico con il pallone affidato ai piedi di Çalhanoglu, Biglia, Bonaventura e Suso supportato dalla grinta di Borini e Rodriguez. Un paio di occasioni nel primo quarto di gara e una semi-certezza data dalla voglia di gettare il cuore oltre l'ostacolo: la squadra rema dalla parte di Montella. Poi il fattaccio, come detto, e una partita trasformata in una salita ripidissima e pericolosa, da scalare minuto dopo minuto con la consapevolezza che un qualsiasi passo falso avrebbe fatto toccare il fondo a tutto il progetto con largo anticipo.

Il Genoa del resto aveva tutte le carte in regola per mettere in difficoltà un Milan tramortito. La tecnica di Veloso, la voglia di rivalsa di Taarabt e Bertolacci prima e Lapadula poi, più la freschezza di Laxalt sulla sinistra e una solidità difensiva ritrovata con il recuperato Izzo. Prima dell'intervallo Galabinov e soprattutto Rigoni hanno spaventato San Siro trovando in Donnarumma un ostacolo insuperabile, ma è a inizio ripresa il momento in cui il rammarico di Juric può annidarsi. Con i rossoneri confusi e un baricentro rialzato, Bertolacci con un tiro vicino all'incrocio e Veloso hanno sfiorato il gol  da k.o.

Dalle stelle alle stalle, percorso incompiuto solo per questioni di centimetri, perché da quel momento in poi, forse per eccesso di confidenza o per stanchezza, il 3-4-3 genoano si è aperto a clamorose voragini. Spalancate dalle folate tutto muscoli di Kessie e non riempite di rimpianti solo dall'imprecisione in zona gol di uno spento Kalinic. Anche se la chance più grossa, almeno potenzialmente, è capitata sulla corsa di Lapadula a tu per tu con Donnarumma e in campo aperto. Una trentina di metro tra l'attaccante il portiere su cui la velocità di Zapata in recupero ha fatto tutta la differenza del caso.

Bonucci 4 - La gomitata a Rosi è il punto più basso della sua breve avventura in rossonero. Il lato positivo è che peggio di così non può andare e i (due) turni di riposo forzato potranno ricaricarlo mentalmente e fisicamente.

Borini 6,5 - Il gregario che diventa uomo classifica. Una piacevole conferma che però certifica tutti i problemi del Milan di Montella. Il ruolo da protagonista non è certo quello cucitogli addosso in estate. In ogni caso fa un ottimo lavoro anche in copertura

Izzo 6,5 - Il suo rientro ha dato a Juric una solidità maggiore in difesa. Bravo e reattivo in anticipo, mai fuori posizione anche in area

Kalinic 5 - Ha sul piede il pallone del match point e lo lascia scivolare via mancando clamorosamente lo stop. In una partita complicata manca la zampata che fa la differenza

Romagnoli 6,5 - Chiamato in campo dopo la seconda panchina consecutiva si piazza centrale al posto di Bonucci. Non lo fa rimpiangere, anzi, sforna una prestazione di grande sicurezza

Bertolacci 6,5 - Ex avvelenato sfiora l'eurogol dal sapore vendicativo. In mezzo al campo regge lo scontro con i muscoli di Kessie

MILAN-GENOA 0-0
Milan (3-4-2-1):
G. Donnarumma 6,5; Zapata 6,5, Bonucci 4, Rodriguez 5,5; Borini 6,5, Kessie 6, Biglia 5, Bonaventura 5 (22' st Calabria 5,5); Suso 6,5, Çalhanoglu 6 (26' Romagnoli 6,5); Kalinic 5 (39' st Cutrone sv). A disp.: Storari, A. Donnarumma, Abate, Gomez, Paletta, Musacchio, Mauri, Montolivo, Locatelli, Andre Silva. All.: Montella 5,5
Genoa (3-4-2-1): Perin 6; Izzo 6,5, Rossettini 6,5, Zukanovic 6; Rosi 6 (7' st Lazovic 5), Bertolacci 6,5, Veloso 6,5, Laxalt 5,5; Rigoni 6 (32' st Ricci 5), Taarabt 6; Galabinov 5 (7' st Lapadula 5). A disp.: Lamanna, Biraschi, Gentiletti, Lazovic, Cofie, Omeonga, Brlek, Palladino, Pellegri, Pandev, Lapadula. All.: Juric 5
Arbitro: Giacomelli
Ammoniti: Zukanovic, Taarabt (G)
Espulsi: 25' Bonucci (M) per gioco violento

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