LE PAGELLE

Fiorentina-Juve, le pagelle: McKennie e Miretti da battaglia, Chiesa e Beltran fantasmi

I voti dei protagonisti del big match del Franchi tra bianconeri e viola

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Fiorentina-Juve, le pagelle: McKennie e Miretti da battaglia, Chiesa e Beltran fantasmi - foto 1
© Getty Images

FIORENTINA (4-2-3-1)
Terracciano 6 -
nel primo tempo nell'unica occasione pericolosa può far poco sulla deviazione ravvicinata di Miretti. Nella ripresa risponde presente prima su Kean, poi su Chiesa
Parisi 5,5 - vista l'emergenza, gioca ancora a destra e l'avvio del match è complicato. Sbaglia i tempi di una chiusura e Kostic serve a Miretti la palla per l'1-0. Rischia grosso anche a inizio ripresa, poi prende coraggio, aumenta i giri e mostra qualche buona giocata
Ranieri 6 - controlla Kean insieme a Martinez Quarta tenendo botta soprattutto sui duelli fisici e nel gioco aereo. Nel primo tempo sfiora il gol di testa (43' st Mina sv - dentro nel finale)
Martinez Quarta 5,5 - davanti la Juve spinge poco per vie centrali, ma non sempre è preciso in marcatura. Sul gol di Miretti si fa anticipare in area
Biraghi 6,5 - controlla McKennie e prova a proporsi in tandem con Kouemé. Nel primo tempo impegna Szczesny con una gran punizione, poi nella ripresa alza il baricentro e spinge, ma non basta
Arthur 6 - a inizio partita si abbraccia con Allegri, poi si piazza in mezzo al campo a guidare il palleggio viola. Sbaglia poco, ma gioca anche troppo facile e quasi sempre in orizzontale (32' st Ikoné - dentro per l'assalto finale)
Mandragora 6 - è il più fisico e dinamico dei due mediani viola. Prova a metterla sulla battaglia cercando di farsi vedere e sentire anche nell'area bianconera
Gonzalez 6,5 - punta Kostic e rientra per andare al tiro o tagliare fuori la difesa bianconera. Dal suo sinistro arrivano le azioni più pericolose della Viola. Nel primo tempo testa i riflessi di Szczesny, nella ripresa la difesa bianconera mura i suoi tentativi dal limite
Barak 5,5 - galleggia tra le linee, ma non riesce a dare qualità in appoggio e resta ingabbiato nella morsa bianconera (14' st Bonaventura 5,5 - con tanta densità fatica a trovare spazio per far valere la tecnica)
Kouamé 6 - Gatti gli sta addosso e ha poco spazio per farsi dar palla in profondità ad attaccare lo spazio in maniera incisiva. Meglio nella ripresa con la Viola in pressione (32' st 6 - Sottil entra e si piazza a sinistra per far valere la maggior freschezza fisica)
Beltran 5 - nel primo tempo Bremer & Co. lo annullano e non riesce a rendersi mai pericoloso in area. Italiano lo leva nell'intervallo (1' st Nzola 5,5 - dà più presenza in area rispetto a Beltran, ma il risultato è lo stesso)

A disp.: Martinelli, Christensen, Milenkovic, M. Lopez, Infantino, Duncan, Comuzzo, Amatucci, Brekalo
All.: Italiano 5,5 - la squadra palleggia bene in mediana e spinge, ma davanti fatica a sfondare e tutto passa solo per i piedi di Gonzalez. Tema tattico troppo semplice e prevedibile per scardinare la fisicità della difesa bianconera. Terza partita persa di fila senza fare gol


JUVE (3-5-2)
Szczesny 6,5 - nel primo tempo si fa trovare pronto su una conclusione di Gonzalez e una punizione velenosa di Biraghi. Interventi che valgono come un gol
Gatti 6,5 - si prende cura di Kouamé senza rischi concedendo poco spazio all'esterno viola e facendo densità al limite per chiudere le linee di passaggio
Bremer 6,5 - guida la difesa restando francobollato prima a Beltran e poi a Nzola al centro dell'area. Nei duelli è sempre presente soprattutto sulle palle alte e a protezione di Szczesny e nell'interrompere subito alcune azioni pericolose
Rugani 6,5 - ordinato e attento in marcatura e sui raddoppi. Solita prestazione solida, sicura e senza fronzoli
McKennie 6,5 - torna largo a destra nella linea mediana e fa il suo senza sbavature. Ringhia su Kouamé e Biraghi e nella ripresa battaglia senza risparmiarsi fino alla fine
Miretti 6,5 - battaglia in mediana aiutando Locatelli e Rabiot a rompere il gioco viola, a costruire e a legare i reparti. Alla prima occasione buona attacca lo spazio in area sul cross di Kostic e sblocca il match anticipando Martinez Quarta. Primo sigillo in bianconero (16' st Cambiaso 6 - si piazza su Gonzalez dando più copertura a sinistra e lasciando più libero Kostic. Nel finale sfiora il gol)
Locatelli 6 - solito lavoro sporco in regia un po' a protezione della difesa, un po' (poco) a supporto della manovra. Agisce con applicazione e sacrificio ma non illumina la manovra in verticale e la Juve pensa solo a difendersi
Rabiot 5,5 - avvia l'azione del primo gol con uno strappo dei suoi, poi si incarta, perde lucidità e va un po' troppo in giro per il campo. Nella ripresa si abbassa e aiuta la squadra a respingere l'assalto viola
Kostic 6 - dalla sua parte c'è Nico Gonzalez e deve dare una mano a Miretti e Rugani con i raddoppi. Alla prima incursione serve l'assist a Miretti approfittando di un errore di Parisi, poi fatica per tutta la gara quando il numero 10 viola lo punta. Più libero dalla marcatura quando entra Cambiaso
Kean 5,5 - fa a sportellate con Ranieri e aiuta la squadra abbassandosi quando è necessario. Gioca quasi sempre spalle alla porta, ma la Juve non si appoggia in verticale alla sua fisicità. Nel primo tempo tanta corsa, ma zero tiri in porta. Nella ripresa si fa ipnotizzare da Terracciano (23' st Vlahovic 6 - trotterella al centro dell'attacco e pensa più ad aiutare la squadra che a proporsi per piazzare il colpo del ko)
Chiesa 5 - affianca Kean in attacco partendo da sinistra, ma la Juve resta troppo bassa e non riesce a innescare i cavalli in profondità. Nel primo tempo gioca a nascondino e tocca pochissimi palloni, nella ripresa parte meglio, ma non sfonda e lascia il posto a Milik (23' st Milik 6 - più tecnico di Kean, ma con la Juve tutta in difesa ha poche occasioni per inventare o colpire)

A disp.: Pinsoglio, Perin, Huijsen, Nicolussi Caviglia, Nonge, Yildiz, Iling-Junior
All: Allegri 6 - solita prestazione di sostanza e sofferenza più da provinciale che da big del campionato. Dopo il gol di Miretti la squadra arretra e pensa solo a difendersi e porta a casa tre punti pesanti per la classifica. Per lo spettacolo tocca aspettare tempi migliori

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