VERSO GENK-FIORENTINA

Fiorentina, Italiano: "Da questa Conference vogliamo qualcosa di importante"

Il tecnico viola alla vigilia dell'esordio col Genk: "Nzola e Beltran? Vogliamo metterli nelle condizioni di sbloccarsi, ma la squadra viene prima di tutto"

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Fiorentina, Italiano: "Da questa Conference vogliamo qualcosa di importante" - foto 1
© Getty Images

Vincenzo Italiano è pronto a cominciare l'avventura in Conference League alla guida della sua Fiorentina, con cui giovedì sera esordirà in Belgio contro il Genk: "Ripartiamo con la grandissima soddisfazione di aver superato il preliminare contro una squadra forte come il Rapid Vienna - le sue parole a Sky -. Lo volevamo, ora inizia questo mini torneo dove dovremo fare punti e ottenere qualcosa di importante, iniziando da questa trasferta impegnativa e complicata".

Il tecnico ha anche parlato dell'assenza di Bonaventura: "In partite così ravvicinate basta anche una contusione o un dolorino per essere indisponibili. Ha preso una botta al costato, non era al 100% e abbiamo preferito non rischiarlo. Tornerà a disposizione per Udine".

Poi si è parlato del digiuno di gol di Nzola e Beltran, entrambi ancora a secco in stagione: "Vivono per il gol e sono alla ricerca di quello. Però bisogna pensare alla squadra, che sta mandando tanti uomini in gol. Sicuramente loro mancano loro all'appello e dobbiamo metterli nelle condizioni di sbloccarsi. Loro però lo sanno che la prima cosa è la squadra. Sono arrivati solo quest'anno, presto si sbloccheranno".

"Penso che Nzola debba stare tranquillo - ha poi aggiunto in conferenza stampa -. Deve mettere in mostra le sue qualità, che sono l'attaccare la profondità con costanza, far giocare bene la squadra proteggendo palla e cercando di essere la boa offensiva. Beltran ha caratteristiche molto diverse dalle sue, è rapido e forse tecnicamente nello stretto è più abile. Poi nel ruolo di trequartista o seconda punta stiamo mettendo un centrocampista come Bonaventura che deve sì riempire l'area e dare soluzioni offensive, ma soprattutto lavorare concretamente in fase di riconquista della palla. Continueremo su questa strada, adoggi questo centrocampista offensivo ci dà equilibrio e permette di esprimerci bene".

Non si è invece sbilanciato sulla scelta del portiere: "L'anno scorso facevamo questo giochino che il portiere lo dicevamo, quest'anno cambiamo dato che abbiamo perso la finale. Siamo indecisi, abbiamo un nuovo preparatore dei portieri e non sappiamo se far giocare uno in campionato e l'altro in coppa. Christensen è un ragazzo giovane, di grande prospettiva. Arriva da metodi e filosofie diversi da quanto chiediamo, ma ha voglia di mettersi in mostra".

Qualche indicazione a livello di formazione però arriva: "C'è chi è reduce da qualche contusione e non sta smaltendo al 100%. Faremo certe valutazioni all'ultimo minuto, anche considerando la partita di campionato che avremo dopo. Ogni tanto sei costretto a mescolare le carte e dare spazio a tanti giocatori per fare le prestazioni. Domani dovremo essere tutti al top, con tutti gli effettivi. Quando non si è tutti al massimo si rischiano brutte figure".

Inevitabile ripercorrere il percorso dell'anno passato: "Di errori ne abbiamo fatti tanti, però abbiamo sempre avuto la forza di reagire e siamo arrivati addirittura in finale. Lì potevamo essere molto più attenti, avevamo fatto una grande partita e pochissimi errori non ci hanno permesso di gioire. Il cammino però è stato entusiasmante, andare avanti è un nostro obiettivo anche quest'anno. Vogliamo vincere tante partite, iniziando dal girone. Mi auguro che qualcosa ci sia rimasto".

Infine qualche considerazione su alcuni singoli: "Infantino può giostrare da trequartista. Penso che sia lì dove può esprimersi nel miglior modo, la trequarti gli piace. Ha un mancino educatissimo e dinamismo, oltre che forza nelle gambe. Kayode? Ha esordito benissimo a Marassi, poi si è fermato per qualche giorno ed è rientrato. È in competizione con Dodo e se la giocherà, è un ragazzo giovane che ha un grande futuro secondo me, ma è al primo anno in pianta stabile tra i grandi. Ikone da ieri è rientrato in gruppo, oggi ha fatto qualcosina. Sembra che il problema sia risolto, dalla prossima settimana sarà in gruppo sperando che non abbia più ricadute. Sapete la stima che ho per Ikone e quanto è importante, non vedo l'ora che sia al massimo e rientri nelle rotazioni".

"Lopez sta bene, è in condizione - ha aggiunto -. Peccato per le due giornate di squalifica, ma ha avuto modo di allenarsi e conoscere bene tutto il mondo Fiorentina. È molto simile a Arthur, hanno caratteristiche volute e ricercate, personalità e dimestichezza nel gestire la palla. Da domani sarà a disposizione, vediamo se all'inizio o in corsa. Barak? È rientrato da poco, ha avuto un bel problemino ed è stato lontano dal campo senza nemmeno potersi allenare. Ora comunque sta iniziando a intensificare, lo abbiamo potuto buttare dentro nello spezzone con l'Atalanta: è recuperato, pian piano alzerà il minutaggio. Conoscete lui e quello che può darci, siamo contenti di averlo ritrovato ed è una freccia in più al nostro arco".

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