VERSO ROMA-FEYENOORD

Roma-Feyenoord, Mourinho: "Risultato aperto, Dybala ancora in dubbio" 

"Voglio la spinta di 67mila tifosi-giocatori all'Olimpico. Siamo tranquilli, sarà una bella partita"

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In vista del secondo round dei quarti di Europa League contro il Feyenoord, José Mourinho predica calma, non scioglie i dubbi sulle condizioni di Dybala e lancia un appello ai tifosi giallorossi. "Siamo tranquilli - ha spiegato il tecnico della Roma -. E' una bella partita da giocare. C'è un risultato negativo dell'andata da affrontare, ma è un risultato aperto. E c'è uno stadio pronto a giocare con noi. Voglio 67mila spettatotori-giocatori al nostro fianco". "Dybala? Non lo so, finora abbiamo fatto allenamenti a bassa intensità - ha aggiunto -. Solo domani mattina capiremo se può giocare, andare in panchina, iniziare titolare o se non sarà disponibile".

"Sono a Trigoria da due giorni, sono uscito lunedì per andare a trovare un amico, poi sono tornato e non sono mai uscito - ha proseguito lo Special One -. Tutto ciò che c'è fuori da Trigoria non lo sento: sono tranquillo, ma è una tranquillità strana, che non è vera a 24 ore da una gara così". "Mi aspetto la nostra normalità, che è sempre al massimo. Mi aspetto la mia squadra - ha aggiunto -. O la vinciamo e andiamo avanti, oppure andiamo a casa stanchi e tristi sapendo di aver dato tutto in campo". 

Poi sull'importanza delle alternative in rosa: "Llorente e Bove hanno bisogno di crescere. Bove non ha storia da titolare in Serie A e cresce ogni partita, è sempre più giocatore anche se ogni tanto può sbagliare". "Llorente ha già una grande esperienza. Ha avuto bisogno di tempo per imparare a giocare con noi - ha aggiunto -. Quando è arrivato il nostro gioco era strano per lui. Adesso gioca già con stabilità ed è perfettamente integrato". "Sono due giocatori in più, ma ci sono anche altri ed è importanti - ha proseguito -. Mancano 8 partite di campionato, con domani 9 che possono arrivare a 11 ed è impossibile far giocare sempre gli stessi"

"Siamo una squadra difensiva e abbiamo 27 pali, è un po' contraddittorio. Ma non voglio parlare di sfortuna, dobbiamo essere più bravi - ha spiegato ancora Mou -. Quando si comincia con loro avanti di un gol bisogna segnare, questi pali invece di crearmi preoccupazione mi danno un feeling opposto perché siamo capaci di segnare". "Avere pazienza o non averla, l'importante è fare due gol in più del Feyenoord per vincere, non importa se farli all'inizio, alla fine, durante i supplementari - ha continuato -. Dobbiamo fare due gol più del Feyenoord. Hai parlato del Salisburgo, ma non ha senso, perché sono due squadre diverse".

Dunque spazio al discorso attaccanti. Con Dybala ancora in forse, nessun dubbio invece per Abraham: "Sta sempre bene. È un ragazzo che sembra sempre molto felice, molto positivo all'interno del gruppo. Lo vedo sempre bene dal punto di vista umano, poi segna o non segna". Poi sul ruolo di Belotti da qui a fine stagione alla Roma: "Il ruolo di Belotti è quello di tutti i nostri giocatori. Se devo ricordare una cosa di lui, ricordo ciò che è accaduto dopo la partita col Torino. Io gli spiegavo perché non era sceso in campo e la sua risposta è: "Non mi interessa, l'importante è aver vinto". Questo è Belotti".

"Chi è il rigorista? Dipende se ci sarà Dybala - ha concluso Mourinho -. Se Paulo non dovesse essere in campo, decideremo chi dovrà calciarlo"

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