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Milan, Pioli: "Superato un avversario difficile"

Il tecnico rossonero si gode la qualificazione ai playoff di Europa League: "Non siamo riusciti a chiudere la partita, un po' di sofferenza ci stava"

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E' soddisfatto Stefano Pioli e c'è da capirlo. Un po' perché temeva la sfida contro i norvegesi del Bodo/Glimt e un po', va da sè, perché l'assenza causa Covid di Zlatan Ibrahimovic non era certo il modo migliore per affrontare una gara così delicata e, alla fine, particolarmente sofferta. "La sofferenza fa parte di queste gare - dice il tecnico rossonero -, era un avversario con attaccanti molto veloci e che sta bene. Bravi a stare dentro la partita dopo il loro gol, potevamo gestire meglio dopo il nostro doppio vantaggio. Non avendolo fatto, faticare alla fine ci stava”. E ancora: "Ibra-dipendenti? Questa storia ci sarà sempre. Quando c'è sarà sempre un valore aggiunto, ma non credo che sia così. La squadra è stata squadra".

LE PAROLE IN CONFERENZA

Cosa ne pensa del Bodo/Glimt?

"Sapevamo che avremmo incontrato delle difficoltà, è una squadra propositiva. Gli attaccanti hanno delle ottime qualità. Sapevamo che avremmo sofferto e infatti abbiamo sofferto, ma credo che abbiamo meritato la vittoria"

C'è qualche giocatore del Bodo/Glimt che le è piaciuto particolarmente?
"Gli attaccanti esterni sono giocatori di qualità, soprattutto Hauge. Mi ha impressionato anche il difensore centrale di sinistra. E' sicuramente una squadra di buon livello e infatti è in testa nel campionato norvegese. Sapevamo delle difficoltà che avremmo incontrato e infatti ci sono state. Ci aspettavamo questo tipo di difficoltà, ma siamo stati brave a superarle".

Cosa ne pensa di Hauge?
"L'avevamo visionato bene, sapendo che era bravissimo sia ad andare dentro tra le linee sia a puntare l'uomo sull'esterno. E' sicuramente un giocatore di livello europeo".

L'assenza di Ibrahimovic sarà la prova del nove per dimostrare che non siete Ibra dipendenti?
"Tanto questa storia ci sarà sempre. Ibra è un giocatore che quando è in campo ci darà sempre un valore aggiunto. Non credo che la squadra sia Ibra dipendente nè che oggi lo sia stata. Poi bisogna sottolineare che mancavano tanti giocatori, non solo Ibra. La squadra è stata squadra".

Cosa è mancato nel secondo tempo?
"Una delle cose più positive per me è stato il carattere. Sul 3-1, però, per un attimo abbiamo pensato di aver chiuso la partita. Al gol subito del 3-2 ci siamo forse spaventati. Loro sono un po' più avanti di noi come condizione, ci hanno creato qualche difficoltà".

Kjaer ha redarguito Gabbia durante la gara: è diventato un leader caratteriale?
"Simon ha dentro la personalità, parla tanto in campo. Ci sta richiamare un compagno dentro al campo, i confronti sono sempre positivi. Abbiamo bisogno di questo, siamo una squadra giovane. C'era bisogno che i giocatori più giovani mettessero in campo questo".


L'INTERVISTA DEL POST PARTITA A DAZN
La condizione fisica leggermente in calo ha fatto suonare un piccolo campanello d'allarme anche perché l'assenza di un centravanti come Ibra si è fatta sentire nella gestione del match: “Bisogna avere obiettività - continua Pioli -. Stiamo parlando di inizio stagione, è la terza partita ufficiale che giochiamo. Tecnicamente potevamo fare meglio, ma non è per via dell'assenza di centravanti. Siamo stati bravi a stringere i denti e abbiamo avuto anche occasioni per andare sul 4-2”.

Protagonista della serata è stato sicuramente un sontuoso Calhanoglu: “Credo che molto del merito sia suo, è un giocatore generoso e di qualità, lavora per la squadra. Difficile pretendere sempre due gol ma mi aspetto questo tipo di prestazione. È un ragazzo eccezionale, ha le qualità per diventare un punto di riferimento”.

Di nuovo su Ibra e la positività al Covid: “L’abbiamo saputo in tarda mattinata, l’abbiamo sostituito con un giocatore diverso. Ma abbiamo le nostre caratteristiche, abbiamo creato tanto ma siamo stati meno compatti del solito. La prestazione c’è stata”.

Il Milan ha sofferto particolarmente sugli esterni bassi...
“Loro erano bravi ad attaccare la profondità dietro i terzini, su palla scoperta potevamo essere più attenti e con i centrali dovevamo scivolare meglio. È sempre difficile coprire bene tutto il campo, i loro giocatori in avanti in campionato sono tutti in doppia cifra. Abbiamo concesso qualcosa, è un avversario che ci ha creato difficoltà ma è un merito per la mia squadra aver superato un avversario del genere. Per una squadra così giovane è uno step importante”.

Sugli avversari: “Loro è chiaro che sotto di due gol hanno alzato i terzini, il loro centrale è riuscito a portare superiorità numerica in mezzo al campo e ci ha concesso ad abbassarci. Quando siamo bassi dobbiamo essere più attenti, qualche situazione l’abbiamo concessa”.

Non può mancare ovviamente un giudizio su Colombo: “Sicuramente era molto emozionato e si è visto. È giusto che sia così, è un ragazzo di 18 anni che viene chiamato in causa in una partita secca, aveva delle responsabilità. È un ragazzo eccezionale con la testa sulle spalle con la voglia di lavorare. Non è scontato trovare giovani con questo atteggiamento, sa che deve lavorare tanto per migliorare. Sono molto contento che si sia fatto trovare pronto e abbia segnato come aveva segnato nelle amichevoli pre campionato”.

Infine sul Rio Ave, prossimo avversario, che ha eliminato a sorpresa il Besiktas: “A testimonianza che le partite sono tutte difficili. Sapevamo che sarebbe stato un inizio molto impegnativo, oggi avevamo 7 giocatori importanti fuori. Ora testa alla partita di domenica e poi al play off, diventa un obiettivo importante anche quello”.

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