OGGI IN CAMPO

Europa League, Juve e Roma provano a ipotecare i quarti

Andata degli ottavi in casa per bianconeri e giallorossi, alle prese con le insidie Friburgo e Real Sociedad. In Conference League tocca alla Fiorentina riscattare lo scivolone della Lazio

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Juventus e Roma iniziano la rincorsa alla finale di Europa League giocando in casa l'andata degli ottavi. Toccherà per primi ai giallorossi, che alle 18.45 ospitano all'Olimpico lo spauracchio Real Sociedad. Gli spagnoli volano nella Liga, dove li precedono solo Barcellona, Real e Atletico, e Mourinho sa che li aspetta una doppia sfida tosta. Non è da sottovalutare nemmeno il Friburgo, avversario dei bianconeri stasera alle 21 allo Stadium. I tedeschi sono in lotta per un posto in Champions nella Bundesliga e Allegri vuole evitare sorprese nonostante qualche dubbio di formazione. Dopo lo scivolone della Lazio, in Conference League sarà invece la volta della Fiorentina affrontare alle 21 al "Franchi" i turchi del Sivasspor per dare continuità alla campagna europea.

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Quattro gare europee disputate all'Allianz Stadium, una sola vittoria conquistata: è da questo dato che Massimiliano Allegri parte per presentare l'andata degli ottavi di finale di Europa League contro il Friburgo. "Quest'anno in casa abbiamo vinto un'unica volta, vogliamo ritrovare il successo davanti ai nostri tifosi", l'obiettivo dichiarato apertamente dall'allenatore bianconero. Non solo, il tecnico ha anche un'altra richiesta per i suoi ragazzi: "Sarà importante vincere senza subire gol, dobbiamo creare le basi per il passaggio del turno in vista del ritorno in Germania" il secondo step da compiere per la sua Juve. Memore dei timori vissuti prima della trasferta in Francia contro il Nantes, causati dall'1-1 maturato nell'andata tra le mura amiche, Allegri punta a mettere le mani sui quarti di finale già questa sera: il cammino nella competizione, infatti, è sempre più una priorità per i bianconeri. "E' il nostro obiettivo principale, vogliamo vincere il trofeo e abbiamo le qualità per potercela fare" dice senza tanti giri di parole Filip Kostic, uno che di Europa League se ne intende per davvero. "L'ho già vinta l'anno scorso con l'Eintracht Francoforte, qui alla Juve ci sono tanti giocatori sopra la media e siamo molto compatti, c'à tanta coesione" l'atmosfera che - dice il centrocampista serbo - si respira nello spogliatoio bianconero. Il prossimo passo e' recuperare il miglior Vlahovic, a secco dallo scorso 7 febbraio: "Ha solo bisogno di sbloccarsi per ritrovare fiducia, gli auguro di segnare già nella prossima partita" spiega il connazionale; "Sta crescendo ma essendo un attaccante viene valutato solo per le reti, magari domani ne fa due o tre e cambiano tutti i giudizi" il pensiero di Allegri. Il tecnico non ha deciso se farlo giocare subito, anche se un volto dell'attacco già è noto: "Per la formazione devo ancora fare delle valutazioni, ma Di Maria partirà dall'inizio" l'annuncio durante la conferenza stampa di vigilia. Il Fideo con Vlahovic, con Chiesa, o magari addirittura con Kean, il quale ha tantissimo da farsi perdonare dopo la 'follia' di Roma: "Ha commesso un errore ma ha pagato e ne uscirà più maturo, è un giocatore della Juve e c'è bisogno di tutti nei prossimi mesi perché avremo tante partite importanti", le parole di Allegri per l'attaccante classe 2000. Il ballottaggio là davanti è aperto, così come nel reparto arretrato con Bonucci che scalpita: "Sta meglio e sono contento di ciò che ha fatto a Roma, ora dipenderà dalle condizioni di Alex Sandro che al 99% sarà a disposizione".

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Una 'carezza' ad Abraham, i soliti elogi per Dybala e i complimenti, non di routine, alla Real Sociedad. José Mourinho, alla vigilia della prima delle due sfide contro la squadra basca, ha messo in guardia tutti a Trigoria. "Trovare punti deboli nella squadra di Alguacil è difficile - ha detto in conferenza stampa - Tatticamente sono organizzati, cambiano modulo con facilità, hanno qualità e poi sono quarti in una Liga che davanti ha tre giganti". Un rispetto, vero, sentito, quello dello Special One, perché nella squadra spagnola vede anche tanto della sua Roma. Stessa posizione in classifica, 32 gol fatti nelle rispettive leghe e quarta miglior difesa in campionato per entrambe. Insomma, due squadre simili nonostante per Mourinho l'organizzazione della Roma serva "a nascondere i problemi". Come domani, quando dovrà far fronte all'assenza dello squalificato Ibanez, inserendo uno tra Kumbulla e Llorente (con l'albanese in vantaggio). I pericoli della partita con la Real Sociedad, però, risiedono anche e soprattutto nella continuità che la Roma riesce a dare ai propri risultati. L'obiettivo, dunque, è non disperdere quanto di buono è stato fatto domenica contro la Juventus "ma la continuità nel vincere tre partite in una settimana è una cosa su cui facciamo ancora fatica", ha spiegato Mourinho. "Dal punto di vista mentale dobbiamo essere capaci di giocare ogni partita con quella pressione buona di vincere - ha continuato il portoghese - E la classifica degli ultimi anni non aiuta in questo, perché la mente si abitua alla tranquillità di non sentire quella pressione. Ma devo dire comunque che siamo in evoluzione sotto questo aspetto". Una crescita che la Roma proverà a dimostrare anche domani contro la Real Sociedad, gara nella quale si rivedrà Abraham dal primo minuto. E a chi gli chiede se si aspettasse più gol dall'inglese, ecco la mano tesa dello Special One a Tammy. "E' vero, potrebbe farne di più, ma se gli attaccanti lavorano per la squadra per me è sufficiente". Negli occhi di Mou, infatti, c'è ancora l'esultanza del suo nove al gol di domenica di Mancini, nonostante Abraham quella partita l'avesse cominciata dalla panchina. Un atteggiamento piaciuto al tecnico che gli affiancherà ancora Dybala, per il quale ha sempre parole al miele. "Non credo sia rinato, ma solo rinnovato. E' arrivato qui motivato e si sente importante perché lo è". Del ricorso sulla sua squalifica in Serie A, invece, ha preferito non parlarne per "rispetto del processo in corso". Commenterà una volta uscito il verdetto, con l'udienza in programma venerdì alle 14.30 presso la corte sportiva d'appello. Ora testa solamente all'Europa League.

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La Fiorentina si prepara per un'altra notte europea: stasera al Franchi la squadra di Vincenzo Italiano affronterà i turchi del Sivasspor per l'andata degli ottavi di Conference League. E lo fa con i pronostici a favore anche se il tecnico viola Italiano rifiuta il ruolo di favorito. "Nessuno di noi pensa questa cosa - ha dichiarato -. Anche se stiamo attraversando un buon momento e la vittoria sul Milan ci ha trasmesso fiducia e autostima, e può darci una grossa spinta, nel calcio basta un errore per complicare tutto, ecco perché dovremo scendere in campo con la massima attenzione e concentrazione". La Fiorentina è reduce da sei successi di fila in Conference, se centrerà anche il settimo sarà record per la storia del club in una manifestazione Uefa. "Questa striscia ci rende felici e orgogliosi e l'obiettivo e' allungarla perché dopo aver voluto a tutti i costi questa competizione puntiamo a starci il più a lungo possibile - ha ribadito Italiano -. Per riuscirci dobbiamo superare questo nuovo ostacolo. Abbiamo studiato i nostri avversari, sanno ripartire in velocità, hanno vinto il loro girone e da tre anni partecipano alle coppe, senza dimenticare che il calcio turco è ormai una realtà importante. Quindi non faremo l'errore di sottovalutarli. L'Europa ti toglie tanto ma da' anche molto a livello di crescita, esperienza, motivazioni". Per i viola sarà la 38.a gara stagionale (l'anno scorso la giocarono a fine aprile) e la stanchezza potrebbe farsi sentire contro una squadra che ha ripreso da poco dopo lo stop del campionato per il devastante terremoto. "Il Sivasspor sarà più fresco di noi che giochiamo ogni due o tre giorni. Pero' abbiamo visto quanto il nostro stadio riesca a trascinarci e a incutere timore agli avversari". Tranne l'infortunato Terzic l'allenatore viola ha tutti a disposizione: al momento l'unica certezza, da lui annunciata, e' la conferma di Terracciano mentre Sirigu, impiegato a febbraio nello spareggio di ritorno con il Braga, partirà ancora dalla panchina. "Pietro sta dimostrando di essere in crescita e continueremo con lui, con Salvatore siamo stati chiari e ci siamo detti cio' che dovevamo, ci aiuterà con la sua grande esperienza". In attacco stavolta Jovic, capocannoniere del torneo con sei reti, è in vantaggio su Cabral: "Li abbiamo aspettati e ci stanno ripagando dopo alcune difficoltà, questa staffetta sta dando risultati". Il centrocampista del Sivasspor, Isaac Cofie, un passato in Italia nel Torino, Genoa, Sassuolo e Chievo ha dichiarato: "Ci aspetta una gara difficile ma io e miei compagni daremo il massimo per passare il turno e per la Turchia". 

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