"Non sono un guru della panchina"

Il tecnico rossonero dopo la finale di Coppa Italia raggiunta: "Partita di sofferenza, romperò le scatole fino a giugno"

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Rino Gattuso si gode il Milan in finale di Coppa Italia: "E' stata una partita di sofferenza, il merito è dei ragazzi perché credono in quello che stiamo facendo" ha detto il tecnico rossonero. Sull'errore di Kalinic: "Devo lavorare sulla testa, ma ha qualità e si è sacrificato". La sua squadra sembra non avere limiti: "Io romperò le scatole fino a giugno ma non sono diventato un guru della panchina, non sono un grande allenatore" ha detto a Rai Sport.

Rino Gattuso ha fatto i complimenti alla Lazio: "E' una squadra che da 7-8 mesi in casa segna tanto, è una di quelle che segna di più a livello europeo ed è forte come singoli e come gruppo. Noi siamo stati bravi a limitare Immobile che oggi non ha quasi mai trovato la profondità. Abbiamo chiuso bene gli spazi" ha detto il tecnico. "E' stata una partita di sofferenza ma sapevamo che sarebbe stato così". Gattuso ha parlato anche dell'errore di Kalinic a pochissimi minuti dal 120': "Cosa ho pensato quando ha sbagliato? Che avrei dovuto recuperarlo di testa, devo lavorare sulla testa dei giocatori. Chi ha giocato sa che si può sbagliare. Lui ha stretto i denti e si è messo a disposizione. Io tengo molto a lui". 

Poi una riflessione sui suoi ragazzi: "I giocatori sono forti, stiamo lavorando su tanti concetti: cerchiamo di non farci attaccare in profondità, la squadra è compatta e chiude le linee di passaggio. Noi siamo sempre attenti a giocare a palla coperta e siamo bravi in questo. Il merito è tutto dei ragazzi perché credono in quello che stiamo facendo, io romperò le scatole fino a giugno e loro lo sanno. Anche se ancora non abbiamo fatto niente". Gattuso non si preoccupa del futuro: "Il mio contratto è l'ultimo dei problemi, dobbiamo tornare a essere una squadra che emoziona i tifosi e ci stiamo riuscendo. Io non sono un grande allenatore anche se ho fatto tanta gavetta. In questi giorni sento tante cose ma non sono diventato un guru della panchina, devo ancora prendere tante legnate e il mio percorso è ancora molto difficile". Di una cosa però Gattuso è certo: "Mi sento un allenatore fortunato e mi godo questo momento cercando di sfruttare l'opportunità che mi è stata data. Il prossimo anno non ho paura di andare ad allenare i giovani della Gallaratese". 

Infine, un pensiero speciale: "Il merito è anche di Montella, io ho modificato qualcosa ma il palleggio e qualche concetto è rimasto. C'è qualcosa del suo lavoro e questo mi ha aiutato" ha concluso. 

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