IL PARADOSSO

Finale di Coppa Italia col pubblico, ma c'è il problema coprifuoco

Si attende la decisione del Governo sull'obbligo di rientrare a casa: serve spostarlo almeno alle 23, ma se si va ai supplementari...

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La finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta sancirà il ritorno del pubblico a un evento calcistico, almeno in Italia. Mercoledì sera sugli spalti del Mapei Stadium di Reggio Emilia sarà concesso a poco più di 4mila spettatori, il 20% della capienza, di assistere alla partita che assegnerà il trofeo nazionale. Ma c'è il rischio che debbano andarsene prima della fine...

Perché a oggi l'obbligo di rientrare a casa nel rispetto delle regole anti Covid è fissato per le ore 22, mentre l'inizio della partita dice 21. In pratica tutti fuori dopo il primo tempo, un po' come successo ieri agli Internazionali d'Italia di tennis, quando il pubblico ha dovuto lasciare il Foro Italico nel bel mezzo dell'accesissima sfida tra Sonego e Thiem.

Vedi anche Coppa Italia, ufficiale: 4.300 spettatori alla finale Juventus-Atalanta Coppa Italia Coppa Italia, ufficiale: 4.300 spettatori alla finale Juventus-Atalanta Lunedì il premier Draghi potrebbe decidere di posticipare il coprifuoco alle 23, ma l'indicazione dovrà entrare in vigore subito, visto che si giocherà dopo 48 ore. Il problema resterebbe, però, se si dovesse andare ai supplementari o ai rigori. I tempi regolamentari terminerebbero giusto poco prima del limite orario e a quel punto bisognerebbe liberare lo stadio proprio sul più bello.

L'alternativa è quella di anticipare l'inizio della finale alle 19, anche se questo creerebbe qualche problema a chi lavora e farebbe fatica ad arrivare per tempo allo stadio. Insomma, un bel pasticcio che necessita di una soluzione urgente per evitare brutte figure (e beffe per gli spettatori) come quelle di Roma.

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