Fiorentina-Como: il film della partita
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Fabregas: "La squadra mi è piaciuta dopo il 30', abbiamo fatto una prestazione importante"
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Dopo la sconfitta in extremis contro il Como, Stefano Pioli si rammarica per la ripresa e mastica amaro. "Nel secondo tempo non siamo riusciti a gestire la palla. Eravamo costretti a fare solo la fase difensiva e siamo andati in difficoltà - ha spiegato il tecnico della Fiorentina -. C'erano le occasioni per alzare il baricentro e giocare diversamente, ma non l'abbiamo fatto". "Sono errori che stiamo ripetendo e devo cambiare qualcosa. Dobbiamo fare molto di più - ha aggiunto -. Abbiamo concesso troppo campo e situazioni. Una squadra del nostro spessore deve sapere gestire meglio queste situazioni".
"Nel secondo tempo non siamo riusciti a fare due passaggi di fila. Non è una questione fisica. Eravamo bassi, calciavamo lungo e davanti non abbiamo vinto i duelli. Nei primi trenta minuti ho visto la squadra che mi piacerebbe vedere, ma è solo una piccola consolazione - ha proseguito -. Comunque fischiare il fallo da cui abbiamo preso il primo gol l'ho visto fare poche volte. E' una disattenzione grave".
"Sono molto amareggiato. Io so che la squadra sta lavorando bene, ma le prestazioni non rispecchiano quello che facciamo in settimana. Anche noi volevamo una partenza diversa e i tifosi ci hanno fischiato giustamente perché non abbiamo ancora vinto in campionato - ha continuato Pioli -. E' una giornata triste, ma dobbiamo pensare a trovare delle soluzioni e a lavorare meglio. Questa squadra ha un potenziale diverso da quello mostrato in queste quattro partite".
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FABREGAS: "DOPO IL 30' PRESTAZIONE IMPORTANTE"
E' invece felice e soddisfatto Cesc Fabregas dopo la vittoria in rimonta contro la Fiorentina. "Mi è piaciuta la squadra dopo il 30'. Abbiamo iniziato male la gara e non abbiamo gestito bene la situazione sul gol - ha spiegato il tecnico del Como -. La squadra poi si è messa a posto e ha iniziato a giocare con la solita mentalità. Abbiamo fatto una prestazione importante".
"La prova di Addai? Il merito è della società e anche mio che credo nei giocatori e li metto in campo. Noi crediamo in questo tipo di calciatori. La sua qualità fa la differenza e oggi ci ha fatto vincere. Ha ambizione, ci crede fino alla fine e deve ancora migliorare".
"I centrocampisti li scelgo in base alla struttura dell'avversario. L'anno scorso con Sergi Roberto e Perrone insieme abbiamo fatto sei gare di un livello molto alto, poi non siamo più riusciti ad averli in condizione nello stesso momento - ha aggiunto -. Io credo molto nei miei giocatori e abbiamo un centrocampo di alta qualità. Oggi quando abbiamo iniziato a giocare con tranquillità e personalità si è vista una squadra forte e solida".
"C'è sempre un piano B con i cambi. Io cerco sempre di fare la partita. E' l'avversario che deve preoccuparsi di noi. Siamo preparati per giocare tanti tipi di partite diverse - ha concluso Fabregas -. Il calcio moderno ha bisogno di esterni forti nell'uno contro uno. In Italia non si può giocare dentro al campo perché ci sono tanti duelli".