Liverpool agrodolce per le italiane: dall'Heysel a Istanbul, non è una sfida come le altre

I precedenti sono favorevoli ai Reds, ma l'ultima volta a sorridere fu il Milan di Ancelotti

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Scrivi Liverpool e leggi storia. Del calcio, della Coppa Campioni e a suo modo anche della Roma. I Reds saranno i prossimi avversari dei giallorossi nella semifinale di Champions League, ma gli incroci con le italiane riportano alla bocca di tutti un sapore agrodolce. I precedenti sorridono agli inglesi, ma proprio contro di loro sono state scritte pagine importanti di calcio. Dalla tragedia dell'Heysel alla clamorosa disfatta di Istanbul del Milan.

Quando si accosta il Liverpool al calcio italiano è impossibile pensare che si tratti di un incrocio come un altro frutto di un banale sorteggio. Per la Roma in particolare vuol dire "vendetta" in ricordo di quella finale persa in Coppa dei Campioni nel 1984 proprio all'Olimpico di Roma che sarà teatro del ritorno di queste semifinali, ma non solo. Prendendo la doppia sfida dal punto di vista inglese, incrociare i giallorossi significa successo: oltre a quel trionfo ai rigori, infatti, il Liverpool eliminò la Roma dalla Coppa Uefa del 2001, andando poi ad alzare il trofeo a fine stagione.

L'accoppiamento con le italiane però dalle parti di Anfield non sempre ha portato buone notizie o imprese. I ricordi - che iniziano dalla semifinale di Coppa Campioni 1965 quando gli inglesi vennero eliminati dall'Inter gettando al vento il 3-1 dell'andata (0-3 per i nerazzurri il ritorno) - sono agrodolci con punte dolcissime e altre decisamente amare, da dimenticare dentro e soprattutto fuori dal campo. Come nel 1985, la finale di Coppa Campioni persa contro la Juventus in una serata passata alla storia per la tragedia dell'Heysel di Bruxelles, dove 39 persone - tra cui 32 italiani - persero la vita poco prima dell'inizio della partita quando falangi di tifosi dei Reds si scagliarono a ondate verso la rete divisoria per entrare in contatti con i bianconeri, facendola crollare e dando inizio alla strage. Sicuramente il punto più basso - e per distacco - della storia calcistica del club inglese.

Un altro fatto passato alla storia del "football", questa volta dalla porta principale e più auspicabile, riporta in una calda serata di Istanbul. Era il 25 maggio 2005 e i Reds di Benitez, dopo aver eliminato la Juventus ai quarti di finale della stessa edizione, hanno affrontato il Milan di Ancelotti nella finale di Champions League. Forse il Milan più forte di tutta l'era ancelottiana. Il resto è storia, la conosciamo tutti, coi rossoneri avanti 3-0 all'intervallo e recuperati in sei minuti nella ripresa da Gerrard, Smicer e Xabi Alonso, con le parate di Dudek tra supplementari e rigori fondamentali per un'impresa clamorosa.

L'ultimo incrocio con una squadra italiana in Champions però restituì al Milan e ad Ancelotti l'agognata rivincita e ancora in una finale di Champions League, ad Atene nel 2007. Ci pensò Pippo Inzaghi con una doppietta a siglare la vendetta sportiva, ciò che la Roma aspetta di fare da trentaquattro anni. Salah al posto di Rush, Firmino anziché Dalglish e Dzeko a portare in campo la rivincita di Graziani e Pruzzo.

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