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L'ANALISI

Inter, quattro giorni da incubo: manca cinismo e le disattenzioni costano carissimo

Dopo la sconfitta nel derby, arriva un'altra delusione, la prima in Europa

di Andrea Ghislandi
27 Nov 2025 - 07:43
 © IPA

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Dopo il derby, arriva in Europa un'altra grande delusione per l'Inter che ci lascia le penne anche al Metropolitano di Madrid e torna a casa con la prima sconfitta in Champions League. E come contro il Milan i nerazzurri giocano una buona gara dal punto di vista qualitativo, creano anche più dell'Atletico ma pagano a caro prezzo la mancanza di cinismo in attacco e le disattenzioni e le sbavature. La sconfitta fa più male perché immeritata, ma non può essere più una coincidenza. Il primo gol dell'Atletico è molto simile a quello subito nel derby, con Calhanoglu che ancora una volta perde un pallone in mezzo al campo e i nerazzurri che subiscono una fatale ripartenza. La rete decisiva di Gimenez, invece, è figlia di un calo di concentrazione, perché è un peccato mortale lasciare tutto solo il difensore uruguaiano che quando segna lo fa quasi sempre in questo modo, ovvero sfruttando le sue doti aeree. 

Tutti gli allenatori definiscono la Champions League come la coppa dei dettagli e sono proprio i dettagli a condannare Chivu e i suoi ragazzi. Mentre Simeone ha pescato dalla panchina forze fresche che hanno cambiato l'inerzia, non altrettanto ha fatto il tecnico romeno. Questa squadra quando comanda il gioco è un piacere per gli occhi, ma purtroppo ha la brutta abitudine di sedersi sul risultato e quando prova a gestire viene punita. L'assenza di Dumfries sta pesando come un macigno, Carlos Augusto ha confermato tutte le sue difficoltà a giocare a destra e l'ingresso di Luis Henrique è stato a dir poco sorprendente dopo le recenti bocciature. Magari sarebbe stato più funzionale inserire De Vrij per regalare centimetri ed esperienza nel finale che si è rivelato fatale.

C'è poi la questione Lautaro Martinez. Chiaramente il capitano non sarà mai un problema per questa squadra, ma in questo momento non rappresenta il solito valore aggiunto. Sulla falsa riga del derby, il Toro ha vissuto un'altra serata da vorrei ma non... riesco. Per fortuna che Bonny risponde sempre presente e Thuram sta ritrovando la condizione migliore. I gol prima o poi torneranno, ma se non si lavora sulle disattenzioni la stagione rischia seriamente di essere avara di trofei.