VERSO INTER-BENFICA

Inter, il Diavolo o l'Inferno: Inzaghi si gioca il futuro con il Benfica

Stasera i nerazzurri ripartono dal 2-0 del Da Luz e si giocano l'accesso alla semifinale di Champions contro il Milan

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Inter, il Diavolo o l'Inferno: Inzaghi si gioca il futuro con il Benfica - foto 1
© afp

Per la storia, per i 76mila di San Siro e i milioni in Italia e nel mondo. Per se stessi, per Inzaghi, per il presidente Zhang. Per l'Inter. Ecco, stasera gli undici che scenderanno in campo contro il Benfica e quelli seduti in panchina pronti a subentrare hanno un appuntamento cui non possono mancare: prendersi la semifinale di Champions, contro il Milan, venti anni dopo quel drammatico e beffardo maggio 2003. Si riparte dalla convincente e rassicurante, almeno in parte, vittoria del Da Luz. Almeno in parte perché i lusitani hanno dimostrato, proprio in questa Champions, di sapersi muovere con autorità anche lontano da casa, fosse al Parco dei Principi a Parigi o allo Stadium a Torino. Ma il 2-0 firmato Barella-Lukaku è un patrimonio da difendere e reinvestire. Partita intelligente, ha chiesto Inzaghi. Si gioca il posto e lo sa. Una caduta sarebbe fatale. Paradossale quanto si vuole ma è così: l'Inter è a un passo dalla sua nona semifinale di Coppa Campioni/Champions, ha due strade aperte - contando anche la Coppa Italia -  per trasformare l'attuale stagione in una delle migliori della sua storia ma la panchina nerazzurra traballa sotto il peso delle malauguranti voci che ricordano l'importanza vitale del quarto posto in campionato.

Ma tant'è, l'esperienza quasi biennale ha temprato Simone Inzaghi. Nelle difficoltà ha dato il meglio, nelle Coppe ha raccolto soddisfazioni. E le ha sapute soprattutto regalare. AI tifosi e al presidente Zhang, oggi il suo primo e più prezioso alleato. Questioni di portafoglio - sostengono i maligni - ma anche di feeling umano tra i due. Il numero uno nerazzurro ha fatto sentire il suo appoggio al tecnico e alla squadra. Un gruppo concentrato, teso - persino troppo visto il battibecco Onana-Brozovic - consapevole che l'occasione è di quelle imperdibili. Per se stessi, innanzitutto. Per la propria carriera. Per le proprie ambizioni. Sulla corda, al momento, ci sono solo Lukaku e Dzeko, l'unico ballottaggio pare riguardare ormai il ruolo di partner di attacco di Lautaro: l'argentino è sicuramente giù di forma, ma per le sue caratteristiche è pedina certa e inamovibile. Gli altri sono quelli di Lisbona. Con il rientrante Calhanoglu possibile sorpresa dell'ultima ora.  Schmidt, tencnico del Benfica, rispetto alla sfida casalinga ritrova invece Otamendi che partirà titolare a fianco di Silva al centro della difesa. Per il resto, soliti noti nel consueto 4-2-3-1. In panchina si rivede Ristic. Occhio infine per i diffidati. Per l'Inter massima attenzione per Bastoni, Dimarco, Dzeko e Lautaro.

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