Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

VERSO PSG-INTER

Inter campione d'Europa? Perché crederci e perché no: corsi e ricorsi storici

Presupponendo che la storia si ripeta, sono diverse le coincidenze che spingono la finale da una parte o dall'altra

di Francesco Lommi
29 Mag 2025 - 18:14

Giambattista Vico parlava di corsi e ricorsi, Machiavelli di ciclicità storica. Nella storia dell'umanità sono da sempre presenti teorie secondo cui gli eventi non seguirebbero un andamento lineare e progressivo, ma si ripeterebbero ciclicamente. La spiegazione di questo fenomeno si troverebbe nella natura dell'uomo, costante invariabile dalla notte dei tempi. E allora, perché non utilizzare questa lente per analizzare la finale di Champions League e provare a predirne l'esito soltanto da precedenti e coincidenze rispetto alle altre situazioni in cui l'Inter è arrivata fino alla fine.

DOPPIO ESONERO, BARCA, MAX AL MILAN: PERCHÉ CREDERCI

  • Seguendo questa logica, sono diverse le casualità che suggerirebbero una vittoria dei nerazzurri. L'ultima in ordine temporale, l'approdo di Max Allegri sulla panchina del Milan. Nel 2010 il tecnico livornese passò dalla panchina del Cagliari a quella del Diavolo proprio nei giorni in cui l'Inter si apprestava ad alzare la sua terza Champions League a Madrid contro il Bayern Monaco. Tra l'altro l'esordio di Allegri, in quel caso, era stato in una serata d'agosto contro il Lecce, una squadra pugliese. Quest'anno Allegri non ci sarà per squalifica, ma la prima partita sarà intorno a Ferragosto contro una squadra pugliese, il Bari. 
  • Sempre in tema di panchine, una curiosa coincidenza riguarda gli esoneri di Thiago Motta e Paulo Fonseca: soltanto una volta prima di quest'anno sia Juventus che Milan avevano cambiato allenatore in corsa. Era la stagione 1963/64: i bianconeri si separavano dal, guarda caso, tecnico italo-brasiliano Paulo Amaral, i rossoneri passavano da Antonio Carniglia a Niels Liedholm. Pochi mesi più tardi, l'Inter di Sandro Mazzola conquistò la Coppa Campioni al Prater Stadion di Vienna battendo 3-1 in finale il Real Madrid.
  • Prima della finalissima di sabato, soltanto una volta l’Inter si è presentata all'atto conclusivo di un torneo europeo con la terza maglia: la finale di Coppa Uefa 1997/98 contro la Lazio. In quell'occasione Ronaldo il fenomeno alzò la coppa nel cielo di Parigi, al Parco dei Prinicipi, proprio nella casa del Psg. In quel caso però non si trattò di un'eccezione: la maglia a strisce orizzontali grige e nere era quella utilizzata per tutte le gare casalinghe disputate nel torneo. 
  • Senza dimenticare il "fattore Barcellona": dall'edizione 2007 della Champions League, chi è riuscito a eliminare Barcellona o Real Madrid ha poi sempre vinto la coppa. Nel 2010 accadde proprio all'Inter di Mourinho che, come in questa stagione, fermò la corsa dei blaugrana in semifinale al termine di una doppia sfida epica.
  • Proprio legata alla semifinale del 2010 con il Barcellona c'è caso Eyjafjallajokull: il vulcano islandese che, pochi giorni prima di Inter-Barcellona, eruttò, costringendo i catalani ad arrivare a Milano in bus. Il primo aprile del 2025 un altro vulcano, sempre in Islanda a Nord di Grindavík, ha eruttato. 
  • L'allenatore di quel Barcellona era Pep Guardiola. Proprio lo spagnolo, dopo la finale del 2023 vinta col City sui nerazzurri, si lanciò in una profezia: "A Inzaghi vorrei dire che quello che sta provando ora noi l'abbiamo provato due anni fa. Deve pensare che allena la seconda squadra più forte d'Europa, quindi una grandissima squadra. Tornerà in finale. Lo sport è così: a volte vinci, a volte perdi". Due anni prima i Citizens avevano perso in finale di Champins contro il Chelsea. Oggi l'INter torna in finale a distanza di due stagioni. 

LA PRIMA VOLTA A MONACO, PSG COME IL CITY, IL QUADRIPLETE: LA STORIA NON SORRIDE

  • Facendo questo gioco al contrario, sono altrettante le coincidenze che non suggerirebbero un lieto fine per l'Inter in questa finale. A partire dall'esito della finale di Europa League: il Tottenham ha vinto la terza Coppa Uefa della sua storia. Nei due precedenti una squadra italiana, lo stesso anno, ha perso la finale di Champions: l'Inter nel 1972 (giocata tra l'altro proprio il 31 maggio, come quella di quest'anno) e la Roma nel 1984. 
  • Anche la sede della finale non gioca a favore dei nerazzurri. Prima di Psg-Inter, Monaco di Baviera ha ospitato altre 4 finali di Champions. In tutti i casi a vincere è stata la squadra che non aveva mai alzato la coppa: Nottingham Forest nel 1979, Marsiglia 1993, Borussia Dortmund 1997, Chelsea 2012. Il Psg non ha mai vinto la Champins League. 
  • Sono tante anche le similitudini tra il City, la squadra che ha battuto l'Inter in finale nel 2023, e il Psg: proprietà arabe, con addirittura legami di parentela. Entrambe, prima di affrontare i nerazzurri, avevano disputato una sola finale di Champions in tutta la loro storia ed entrambe, a distanza di un anno (2020 e 2021) erano state sconfitte nell'atto conclusivo per 1-0. City e Psg sono guidate da Guardiola e Luis Enrique, due tecnici spagnoli ex Barca (entrambi vincitori di un triplete alla guida dei catalani). Triplete che Guardiola ha bissato a Manchester proprio battendo l'Inter a Istanbul, impresa che potrebbe ripetere Luis Enrique vincendo a Monaco. 
  • Anzi, dopo aver vinto Ligue 1, Coppa di Francia e Supercoppa francese, sabato sera nella finale a Monaco di Baviera, la squadra di Luis Enrique potrebbe fare ancora meglio del Triplete, conquistando uno storico poker di trofei. Un'impresa riuscita solo al Celtic nella stagione 1966-67: in quell'occasione gli scozzesi vinsero la Coppa dei Campioni proprio battendo i nerazzurri nella finale di Lisbona per 2-1.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri