Champions: United-Psg 0-2

I francesi vincono a Manchester con un grande secondo tempo e ipotecano il passaggio del turno. Nel finale espulso Pogba

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Anche senza Cavani e Neymar, il Psg fa sul serio: con una grande prestazione nella ripresa, i parigini battono 2-0 il Manchester United a Old Trafford nell'andata degli ottavi di Champions League. Il Psg segna al 53' con Kimpembe e al 60' con Mbappé, e va più volte vicino al tris. Nel finale viene espulso Pogba. Il passaggio del turno è in discesa per la squadra di Tuchel: il ritorno (6 marzo) rischia di essere una formalità.

Quello che sembrava il mondo alla rovescia è in realtà più normale che mai. Con l'arrivo di Solskjaer sulla panchina del Manchester United e gli infortuni di Cavani e Neymar nel Paris Saint-Germain, sembrava quasi che i valori si fossero capovolti, e che all'Old Trafford si potesse assistere a una sfida equilibrata. E invece, il Psg gioca al gatto con il topo: ritmi bassi nel primo tempo, primi quindici minuti della ripresa in cui lo United viene fatto a pezzi. Sono subito le stelle a illuminare il Teatro dei Sogni: il primo a provarci è Di Maria (ex di turno), il suo sinistro è largo di qualche metro; poi, Pogba si mangia Marquinhos sulla fascia destra, cerca Rashford ma Buffon è attento a bloccare la minaccia. Il Psg è schierato con un 4-2-3-1, con Dani Alves avanzato sulla trequarti. Verratti, mente e metronomo dei parigini, preferisce addormentare il match. Una sorta di letargo interrotto dagli strappi di Mbappé, che al 28' viene servito da Draxler sul filo del fuorigioco ma fallisce il gol. Lo United, pur sapendo di rischiare, concede il pallino del gioco alla squadra di Tuchel per poi partire in contropiede con il trio offensivo Martial-Lingard-Rashford. La partita è maschia e Orsato ammonisce dopo 34' Kimpembe, Draxler, Pogba, Young e Bernat. Se non i ritmi, almeno la fisicità è quella della Champions. E lo dimostra la spallata con cui Young manda fuori campo Di Maria, tra l'altro facendolo sbattere contro uno steward. Al rientro, l'argentino provoca l'Old Trafford come per dire “Continuate a fischiarmi, avanti”. Dopo un tentativo alto su punizione di Dani Alves, il primo tempo passa alla storia.

Nella ripresa lo United si presenta con Mata e Sanchez al posto di Lingard e Martial, bloccati da problemi muscolari. Al 53' cambia la partita: Mbappé schiaccia di testa e chiama all'intervento De Gea, sul corner successivo Di Maria disegna una traiettoria maligna sulla quale si trova Kimpembe che insacca di sinistro al volo. Di Maria esulta sotto il tifo inglese: ormai è uno contro tutti. Passano tre minuti, e l'argentino per poco non viene colpito da una bottiglia di birra mentre si appresta a battere un angolo: per tutta risposta, la rialza e ne beve un po'. Provocazioni latine. E un altro sudamericano, Dani Alves, sfiora il 2-0 con un destro al volo da fuori deviato da Rashford. Per il raddoppio, però, è questione di tempo: al 60' Di Maria lanciato sulla fascia offre un cioccolatino a Mbappé, che apre l'interno destro e fulmina De Gea. Lo United è un pugile suonato: le certezze date da Solskjaer svaniscono in sette minuti contro il Psg. Di Maria e Mbappé in campo aperto fanno a pezzi la retroguardia inglese, che sbanda e rischia di prendere il 3-0 dall'ex-Monaco e da Bernat. De Gea si deve superare per evitare l'imbarcata. Tuchel trova anche il tempo di far riposare chi è a corto di fiato, e allora fuori Verratti e uno straripante Di Maria, dentro Paredes e Dagba. Solskjaer, alla prima sconfitta sulla panchina dei Red Devils, alza bandiera bianca, anche perché piove sul bagnato in casa United: Pogba viene espulso per doppia ammonizione per un'entrata pericolosa su Dani Alves. Salterà anche il ritorno, in programma il 6 marzo al Parco dei Principi. Che però rischia di diventare una banale formalità.

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