CHAMPIONS LEAGUE

Champions League, dalla Catalogna: "Barça-Napoli dev'essere a porte chiuse"

La Generalità della Catalogna in contrasto con quanto affermava pochi giorni fa il ministro della Salute: "È un'ipotesi, ma la prudenza ci raccomanda che sia così"

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Anche Barcellona-Napoli del 18 marzo, partita di ritorno degli ottavi di Champions League, potrebbe giocarsi a porte chiuse per l'emergenza Coronavirus. Pochi giorni fa il ministro della Salute spagnolo Salvador Illa aveva allontanato questa ipotesi, in quanto i tifosi napoletani non sarebbero arrivati dalle zone a rischio, ma la Generalità della Catalogna, tramite il segretario generale dello sport Gerard Figueras, ha fatto sapere oggi che "c'è questa ipotesi, la prudenza raccomanda che la partita si svolga a porte chiuse". Una decisione dovrebbe essere presa entro martedì 10 marzo.

"Niente è ancora deciso - ha sottolineato Figueras a Catalunya Radio - Dobbiamo parlarne con il Barcellona, tra lunedì 9 e martedì 10 si terrà una riunione apposita. Nello sport dobbiamo provare a essere il più rigorosi possibile con le applicazioni dei protocolli e delle raccomandazioni sanitarie, anche se questo comporta conseguenze sportive ed economiche".

L'emergenza sanitaria e le misure per il contenimento del Covid-19 continuano dunque a condizionare anche il calcio europeo e non solo per gli eventi che coinvolgono le squadre italiane (già decisa la chiusura del Mestalla per Valencia-Atalanta). Dalla Prefettura di Polizia parigina è arrivata l'ufficialità della disputa a porte chiuse anche di PSG-Borussia Dortmund, dopo le restrizioni sugli eventi pubblici imposte dal Governo francese.

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