Champions, i tifosi del City fischiano l'inno: l'Uefa indaga

Aperto un procedimento disciplinare contro i Citizens, i cui supporter da un anno contestano Fpf e norme sugli stadi

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Da oltre un anno i tifosi del Manchester City fischiano l'inno della Champions League, ma solo ora l'Uefa ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del club inglese. I supporter dei Ctiziens criticano il Fair Play Finanziario, che tarperebbe le ali a società dalle grandi possibilità economiche, e le norme sugli stadi che vanno contro il pubblico. Ma l'Uefa tira dritto: l'articolo 16 del regolamento disciplinare prevede sanzioni se gli inni delle competizioni vengono interrotti.

Dopo Manchester City-Siviglia dello scorso 21 ottobre, l'Uefa (su segnalazione dei delegati a bordocampo, che sinora avevano ignorato la cosa) ha deciso di indagare sul comportamento dei tifosi di casa che, a dire la verità, fischiano l'inno della massima competizione europea per club da più di un anno. I motivi? Il Fpf, per il quale l'Uefa ha sanzionato proprio il City ma anche per il divieto dei posti in piedi nelle curve o la chiusura di certi settori negli stadi.

La procedura contro il club di Mansur bin Zayd Al Nahyan sarà discussa dal comitato disciplinare Uefa il 19 novembre ma in Inghilterra in molti sono convinti che la sanzone, se ci sarà, non sarà di grande portata.

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