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IL MEA CULPA

Walker: "Non dovevo lasciare il City, ma quando ti chiama il Milan non puoi dire di no"

Il terzino inglese ora al Burnley: "Non me ne pento, ma probabilmente avrei potuto fare di meglio"

11 Ott 2025 - 10:48
 © Getty Images

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Kyle Walker, ai microfoni di Sky Sports UK, ha parlato della scelta di lasciare il Manchester City per approdare al Milan lo scorso gennaio. Sei mesi con pochi alti e tanti bassi a Milanello, tanto che il Diavolo ha deciso di non esercitare il diritto di riscatto. Tornato in Inghilterra senza rimpianti, il terzino inglese ha definitivamente lasciato la squadra di Guardiola per trasferirsi al Burnley. "Avrei dovuto andarmene e andare in prestito al Milan? Ero il capitano del club, e tu sei il primo a cui rivolgersi quando le cose non vanno molto bene. In quel momento della stagione, avrei dovuto andarmene? Ripensandoci ora, probabilmente no - ha ammesso il 35enne calciatore inglese - Avrei dovuto restare accanto ai miei compagni di squadra, ai miei amici e alle persone che considero la mia famiglia. Ma per la prima volta nella mia carriera, probabilmente, sono stato egoista e ho pensato a me stesso perché volevo giocare a calcio. Non la vedo come una cattiva ragione, ma non ero contento di stare in panchina e giocare una partita qua e una là. Sentivo di avere un motivo per dimostrare di poter giocare ancora ad alti livelli. Quando arriva un club come il Milan, non pensi di poterlo rifiutare".

Una sorta di mea culpa, ma nessun pentimento. "Quando sono tornato in estate, ho avuto tempo di rifletterci. Ma non me ne pento, perché ho sempre desiderato giocare all'estero e vivere quell'esperienza - ha aggiunto Walker -. Sono contento di aver fatto sei mesi, ma probabilmente avrei potuto fare di meglio".