TOTTENHAM

Tottenham, Stellini: "Non chiederò consigli a Conte, userò quello che ho imparato da lui"

"Non siamo un club in crisi. È stata tracciata una linea, adesso dobbiamo solo guardare avanti, rimanere uniti e vincere"

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Prima conferenza stampa da primo allenatore del Tottenham per Cristian Stellini dopo il divorzio del club da Antonio Conte. "Voglio chiarire che la decisione è stata presa per il meglio del club e condivisa da tutti - ha spiegato -. Il mio rapporto con Antonio resta invariato e tra noi niente cambia: devo ringraziarlo perché lavorando con lui sono migliorato molto e il motivo è lui". "Antonio per me è una persona importante: ho fatto il meglio per lui quando ero suo vice, ora voglio fare il meglio da qui alla fine della stagione", ha aggiunto. "Sono qui perché conosco i giocatori, perché in passato siamo rimasti uniti nelle difficoltà e dobbiamo farlo di nuovo - ha proseguito -. Ovviamente non chiederò consigli a Conte come fatto quando l'ho sostituito, ma posso usare quello che ho imparato da lui nei tanti anni in cui abbiamo lavorato insieme. E per questo lo devo ringraziare".

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"Antonio e il club hanno parlato a lungo e hanno preso una decisione - ha proseguito Stellini -. Poi mi hanno chiamato, mi hanno detto quello che avevano stabilito e che se avessi voluto il lavoro era mio. Non ho avuto problemi ad accettarlo perché era una decisione condivisa". Decisione presa anche per dare una certa continuità al lavoro svolto e per non rischiare di complicare tutto a pochi mesi dalla fine della stagione. "È un lavoro importante, una responsabilità che ho accettato, ma sono pronto a farlo e sento di poterlo fare perché sono qui dall’inizio e posso continuare il lavoro che è stato fatto finora - ha spiegato Stellini -. Il prossimo passo per me è lavorare duro nelle ultime 10 partite: non sono qui per vanità, ma per portare avanti un lavoro sapendo di dover essere me stesso, di dover usare il mio carattere e il mio modo di essere per gestire la squadra". 

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Obiettivi implicano anche un chiarimento con i giocatori. Un faccia a faccia andato in scena subito dopo il rientro di tutti i calciatori dagli impegni con le rispettive nazionali. "Era importante che ci parlassimo tutti insieme perché i giocatori avevano bisogno di chiarimenti su quello che è successo qui nell’ultima settimana - ha spiegato -. Ovviamente siamo rimasti in contatto con loro anche quando erano con le rispettive nazionali, ma ora ci siamo visti, abbiamo chiarito e sono sicuro che i giocatori sono pronti a combattere insieme come una squadra". "Ho visto in loro l’atteggiamento giusto, la compattezza e l’unità di vedute con me e l’intero staff", ha chiarito Stellini. "Non penso al mio futuro e non conta quello che io penso: conta solo come lavoro nelle prossime 10 partite", ha concluso il tecnico del Tottenham. 

 

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