Benzema, smentita la confessione

Sylvain Cornier smentisce le indiscrezioni di stampa: "Ha proclamato la sua innocenza. Non ha preso parte al tentativo di ricatto"

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E' giallo sulla confessione di Benzema nell'ambito dell'inchiesta sul ricatto a luci rossi a Valbuena. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, l'attaccante avrebbe confessato ammettendo un suo coinvolgimento. L'avvocato del giocatore però ha smentito tutto. "Karim non ha confessato nulla e ha proclamato la sua innocenza, inoltre è in ottimi rapporti con il suo amico di Mathieu Valbuena", ha spiegato Sylvain Cornier davanti al tribunale di Versailles.

"Non ha preso nessuna parte nel tentativo di ricatto - ha proseguito il legale del francese -. Dimostrerà la sua buona fede in questa vicenda e spero al più presto possibile. L'ipotesi di una sua partecipazione non ha senso. E' stato riconosciuto come un sospettato".

Giornata convulsa attorno al caso Benzema. In mattinata, secondo Le Parisien, durante il fermo di 24 ore nei locali della polizia giudiziaria di Versailles il giocatore avrebbe ammesso le sue responsabilità sulla vicenda Valbuena, confessando di aver avuto un ruolo nella richiesta di denaro al compagno di squadra per un video a luci rosse. Poco dopo le 13, Karim Benzema ha lasciato il palazzo di giustizia di Versailles e, sempre secondo il quotidiano francese, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati e posto sotto controllo giudiziario. Successivamente il quotidiano spagnolo Marca ha poi precisato che Benzema, dopo la confessione, è stato ufficialmente imputato per gli addebiti che gli hanno contestato e che lui steso ha ammesso. Poi però è arrivata la smentita del legale del giocatore.

L'accusa a Benzema riguarda in particolare una conversazione avuta con Valbuena il 5 ottobre, durante uno stage della nazionale, in cui gli avrebbe consigliato di pagare i soldi chiesti dai ricattatori. Secondo alcune ricostruzioni, il giocatore del Real Madrid avrebbe ammesso di "essersi messo d'accordo con un suo amico d'infanzia", che era stato contattato dai ricattatori, "su quello che avrebbe dovuto dire per fare in modo che il suo compagno negoziasse esclusivamente con lui".

In questo modo avrebbe solo voluto "fare un favore all'amico", senza voler recare danno a Valbuena. L'accusa di complicità in estorsione ha una pena che può arrivare fino a sette anni di prigione e 100 mila euro di ammenda.

Didier Deschamps non ha convocato né Karim Benzema né Mathieu Valbuena per i prossimi impegni della nazionale francese. Deschamps ha spiegato che, visti gli eventi, entrambi i giocatori non hanno la giusta serenità per affrontare impegni agonistici.

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