Premier League: disastro Manchester City a Newcastle, 2-2 United con le unghie, impresa Ranieri

Uomini di Guardiola in vantaggio dopo 24 secondi e poi sconfitti 2-1: il Liverpool può volare a +7

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Martedì di Premier League disastroso per il Manchester City, che perde a Newcastle dopo il vantaggio lampo di Sergio Aguero (1'). Sono Rondon (66') e Ritchie con un rigore all'80' a confezionare il 2-1 finale. Lo United acciuffa invece un rocambolesco 2-2 in casa con il Burnley: segnano Barnes (51') e Wood (81'), prima dell'incredibile rimonta firmata da Pogba (87') e Lindelof (92'). Vincono l'Arsenal e l'indomito Fulham di Ranieri.

NEWCASTLE-MANCHESTER CITY 2-1
Una sconfitta che può pesare eccome nella caccia al titolo di campione d'Inghilterra: è quella in cui incappa il Manchester City di Guardiola, sconfitto in rimonta dal bel Newcastle messo in campo dalla vecchia volpe Rafa Benitez. E dire che i bianconeri vanno sotto dopo appena 24 secondi, quando David Silva con uno spettacolare colpo di testa in tuffo serve ad Aguero la comoda palla dell'1-0. Al 16' viene annullato il gol del raddoppio allo stesso Kun, bravo a sgusciare davanti all'intera difesa avversaria e a battere Dubravka: l'arbitro fa infatti ripetere la punizione, per la grande rabbia dell'argentino. I padroni di casa nel primo tempo si vedono solo con Atsu al 22' (conclusione deviata sopra la traversa), poi è miracoloso Lejeune su David Silva a impedire il gol che avrebbe chiuso la partita. Che nella ripresa cambia completamente, con il City forse un po' troppo in controllo e sicuro dei propri mezzi: al 66' infatti su una palla vagante Hayden colpisce di testa in avanti, i quattro difensori dei Guardiola sono immobili e Rondon con una spettacolare girata beffa Ederson. Il City stenta a reagire (vani i tentativi di Sane e Danilo) e incredibilmente regala il vantaggio al Newcastle con un'altra ingenuità all'80': un retropassaggio in area mette in difficoltà Fernandinho, sul pallone piomba Longstaff e il brasiliano lo stende. Rigore: sul dischetto si presenta Ritchie che con un sinistro violentissimo porta in vantaggio i Magpies. Poi Sterling e Aguero ci provano in tutti i modi possibili, ma il risultato non cambia. E il Liverpool capolista, battendo il Leicester domani, potrebbe portarsi a +7.

MANCHESTER UNITED-BURNLEY 2-2
Bastano tre minuti al Manchester United per evitare un tracollo casalingo che sarebbe pesato non poco, non solo sul cammino dei Red Devils ma anche sul giudizio del loro tecnico Solskjaer dopo il filotto degli esordi. Se la prima occasione è un tiraccio di Rashford solissimo in area, i padroni di casa rischiano di trovarsi sotto già al 18', quando Barnes spaventa De Gea. Al 39' viene quindi annullato un gol a Pogba per fuorigioco e tre minuti dopo Mata allarga troppo la mira vanificando una buona occasione. E dopo tante occasioni sprecate, nella ripresa segna il Burnley: al 51' Cork trova Barnes con un gran pallone, il tiro è imprendibile per De Gea e gli ospiti passano. Heaton impedisce a Rashford l'immediato pareggio, poi ci provano invano Young e Sanchez. All'81' arriva quindi l'incredibile 2-0, con l'incornata in area del solissimo Wood. Sembra finita, ma solo a questo punto risorge lo United: all'87' Hendrick stende in area Lingard, Pogba si presenta sul dischetto e trasforma il rigore. Il recupero è una bolgia: Pogba e Sanchez sfiorano il pareggio (fenomenale il portiere Heaton), poi al 92' Lindelof risolve una mischia e trova il pazzesco 2-2 che regala al Manchester United un punticino che a fine campionato potrebbe valere oro.

ARSENAL-CARDIFF 2-1
In una giornata tanto difficile per le avversarie in zona Champions sono importantissimi i tre punti raccolti dall'Arsenal contro un Cardiff mai in partita, se non nei minuti finali. Parte forte l'Arsenal, con Lacazette che già dopo due minuti spaventa la difesa ospite e Torreira che al 10' sfiora il palo su punizione. Ma i gallesi non stanno a guardare e mettono ben presto in difficoltà Leno: Reid ci prova due volte, con un tiro dal limite e poi di testa, ma la sua mira non è precisa. I Gunners ci provano quindi con Mustafi (colpo di testa alto), ma è ancora il Cardiff a farsi minaccioso grazie alla punizione di Bennett e poi a una sortita di Paterson che frutta solo un corner. Nella ripresa l'Arsenal prende coraggio ed è Guendouzi a provarci per primo, trovando spazio dal limite e liberando un tiro al volo che però si spegne sopra la traversa. L'episodio che cambia la partita arriva però al 66': Manga stende Kolasinac in area e dal dischetto Aubameyang è implacabile. Per i Gunners diventa tutto facile: ci prova Iwobi con un rasoterra intercettato da Etheridge, poi Lacazette e Torreira si creano due interessanti occasioni sbagliando però mira. Il raddoppio è nell'aria e a confezionarlo è lo stesso Lacazette all'83' con una bella conclusione dopo un'azione personale. Ci sarebbe anche tempo per il 3-0, ma Ramsey sbaglia incredibilmente mira con il colpo di testa dal cuore dell'area. Poi Mendez-Laing fa 2-1 con una gran botta al 93', ma è troppo tardi.

HUDDERSFIELD-EVERTON 0-1
Si mette subito bene per i Toffees, che già al 3' sono in vantaggio: Bernard mette in azione Davies, assist al centro per Richarlison che al secondo tentativo batte Lossl dopo la sua ribattuta. I padroni di casa tentano di reagire con la punizione di Puncheon e la botta da lontano di Diakhaby, ma è ancora l'Everton ad andare vicino al raddoppio: bravo due volte Lossl su Sigurdsson. A pochi istanti dall'intervallo Mounie sfiora il pari, con una conclusione però troppo larga. Ancora lui ci prova a inizio ripresa, ma il colpo di testa è completamente fuori misura. L'Everton resta in dieci per il rosso all'ex romanista Digne, ma resiste: Pickford è provvidenziale su una punizione di Mooy, poi si ripete sull'incornata di Kachunga. A tempo scaduto è poi la difesa ospite a impedire a Mooy di andare a segno, regalando all'Everton una vittoria importante in chiave rincorsa all'Europa League.

FULHAM-BRIGHTON 4-2
Gol ed emozioni a Craven Cottage, dove la squadra di Claudio Ranieri trema, rischia di naufragare, poi si rialza e ottiene una vittoria cruciale per provare a sognare ancora la salvezza. Gli ospiti partono fortissimo e ben presto si ritrovano sul 2-0: merito di Glenn Murray, che al 3' sfrutta nel migliore dei modi un bel cross di Montoya e al 17' si ripete con un velenosissimo diagonale mancino dopo una bella azione corale. I londinesi però non intendono arrendersi: al 29' Christie semina il panico con una serie di dribbling che provoca solo un corner, al 32' Babel chiama Ryan alla paratissima con una staffilata da lontano. Il primo tempo si chiude con la traversa di Propper del Brighton, poi dopo l'intervallo cambia tutto. Al 47' Chambers riapre la partita con una volée che non lascia scampo a Ryan, al 58' è quindi Mitrovic a firmare il 2-2 con una poderosa incornata su splendido assist di Babel. Lo stesso attaccante serbo si ripete con un altro colpo di testa da posizione impossibile che vale il 3-2 al 74'. E al 79' il Fulham cala il poker grazie a un altro colpo di testa, quello di Vietto su assist del solito Babel. E Ranieri torna ad essere eroe in terra inglese.

WOLVERHAMPTON-WEST HAM 3-0
Il Wolverhampton batte senza scampo un West Ham che nel primo tempo era riuscito a resistere, salvo capitolare senza attenuanti nella ripresa. Sono Saiss e Dendoncker a provarci nel primo tempo, prima della grandissima occasione di Jonny, che di testa va vicinissimo al vantaggio Wolves. Al 37' Jimenez andrebbe in rete, ma l'azione non era valida causa fuorigioco. La ripresa inizia nello stesso modo in cui era terminato il primo tempo, con una grande occasione non sfruttata dai padroni di casa (gran botta di Jota parata da Fabianski). Poi improvvisamente la partita accelera: al 66' è Saiss con il colpo di testa su corner a sbloccare il punteggio e firmare l'1-0. Diventa quindi tutto facile per i Wolves, che cementano il risultato con la doppietta di Jimenez: all'80' con un gran tiro sugli sviluppi di una punizione e all'86' intervenendo su un assist di Jota che lascia sorpresa l'intera retroguardia degli Hammers. Finisce quindi 3-0, un risultato che per i Wolves profuma di Europa League.

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