L'INTERVISTA

Lukaku: "Volevo il Chelsea, sono tornato per vincere"

L'attaccante ex Inter: "Sono un leader, ora mi sento più completo"

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Prima intervista ai canali ufficiali del club per Romelu Lukaku dopo il trasferimento al Chelsea. "Non parlo delle mie ambizioni personali, ma delle ambizioni del club e le due cose coincidono - ha detto -. Ecco perché sono tornato. Il Chelsea vuole continuare a vincere, continuare a crescere come club e dominare davvero in Inghilterra e in Europa. E' qualcosa che volevo e sono qui ora. Sono un leader e mi sento più completo".

Dopo il post di saluto ai tifosi dell'Inter, Lukaku volta definitivamente pagina e scalpita per andare in campo con la sua nuova squadra. "Sono pronto, si tratta solo di entrare in squadra e provare a dimostrare a me stesso e agli allenatori che posso giocare. Dobbiamo tutti competere durante la settimana per guadagnarci un posto da titolare. Per me sarà una nuova battaglia, ma stiamo tutti combattendo per una stessa causa: assicurarci che il Chelsea vinca! Farò in modo di dare il 100% in allenamento ogni giorno e mi assicurerò di essere pronto per ogni partita. Sono felice che la prima sia una grande partita con l'Arsenal, quindi speriamo di poterci preparare bene e ottenere un buon risultato".

In questi anni è cresciuto come uomo e giocatore. "Sono un leader ma sono anche più una persona tranquilla, mi assicuro che tutti si sentano a proprio agio e siano fiduciosi. Quando ero all'Inter e quando sono stato capitano della Nazionale, mi sono assicurato che tutti avessero fiducia e sapessero cosa devono fare. Quando c'è un momento difficile nella partita, possono contare su di me e io incoraggerò sempre i miei compagni di squadra, senza mai abbatterli o inveire contro di loro. Cerco di rimanere positivo e di assicurarmi di vincere la partita perché è sempre la cosa più importante".

Sulle differenze tra Serie A e Premier League. "L'Italia è tatticamente e tecnicamente un campionato migliore, ma qui in Inghilterra è tutta una questione di intensità. È questo che fa la differenza ma per me non è un problema perché sono stato qui otto anni e so di cosa si tratta. Non è che sono un nuovo giocatore che entra e non sa bene cosa aspettarsi. Conosco il campionato, ho segnato una discreta quantità di gol qui ma il passato è passato e ora dobbiamo guardare avanti. Sono una nuova versione di quel giocatore di prima. Mi sono evoluto e la squadra a cui mi unirò è una squadra molto forte, quindi ora dobbiamo solo dimostrarlo sul campo sfidando per la Premier League".

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