LIGUE 1

Ligue 1: aperta un'inchiesta su Nizza-Marsiglia, è scontro anche tra le società

Procura e Commissione disciplinare della Lega al lavoro dopo i fattacci dell'Allianz Riviera, nel frattempo i due club si puntano il dito a vicenda

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La maxi rissa scatenatasi nel corso di Nizza-Marsiglia genera i primi, inevitabili, strascichi. La procura di Nizza ha aperto un'inchiesta, anche se al momento non ci sono fermi, e anche la Commissione disciplinare della Ligue 1 è al lavoro per accertare le responsabilità di quanto accaduto domenica sera all'Allianz Riviera. Nel frattempo va in scena il botta e risposta tra i due club: per il presidente del Nizza, Jean-Pierre Rivere, a scatenare il tutto sono stati i giocatori avversari, che hanno reagito alle provocazioni dei tifosi; per quello del Marsiglia, Pablo Longoria, non c'erano le condizioni di sicurezza per poter proseguire l'incontro.

"Abbiamo deciso di non tornare in campo per difendere la sicurezza dei nostri giocatori - ha detto Longoria -. Quello che è successo oggi è inaccettabile. Dobbiamo fissare dei precedenti nel calcio francese. L'arbitro era d'accordo con noi, la sicurezza andava garantita. La Lega ha deciso di riprendere per una questione di ordine pubblico, ma per noi non era accettabile. Per questo abbiamo deciso di non riprendere il gioco e di tornare a Marsiglia".

Diametralmente opposta l'opinione di Rivere: "Sono successe tante cose - le sue parole -. Ho detto all`OM che non era un problema di calcio, ma di ordine pubblico, che bisognava riprendere il gioco per questioni di ordine pubblico".

Da un punto di vista regolamentare, proprio per non essersi ripresentato in campo, è il Marsiglia a rischiare il 3-0 a tavolino, ma altrettanto probabile è che lo stadio del Nizza, o quantomeno la Populaire Sud, incappi in una lunghissima squalifica. Vi è per altro un precedente recentissimo, che risale alla prima giornata di campionato: due settori dello stadio della Mosson, l'impianto del Montpellier, sono stati chiusi dopo che un paio di tifosi, poi arrestati, avevano lanciato delle bottigliette contro i calciatori avversari, guardacaso sempre del Marsiglia. Un avvio di campionato a dir poco turbolento per la Ligue 1, che ha riabbracciato i propri tifosi nella maniera peggiore possibile.

MINISTRA SPORT: “AUSPICO SANZIONI ESEMPLARI”
"È stata superata una linea rossa". La ministra dello Sport francese, Roxana Maracineanu, ha commentato cosiì gli incidenti che hanno segnato Nizza-Marsiglia, interrotta per l'invasione in campo degli ultras e conseguente rissa con i giocatori. "Noi stiamo combattendo contro l'odio e l'inciviltà negli stadi. È inaccettabile che i nostri tifosi lancino oggetti, siano violenti, entrino negli stadi", ha spiegato a 'Franceinfo'. "Le società che ospitano le partite sono responsabili in primis della sicurezza dei giocatori, degli allenatori e degli arbitri che sono in campo e di ciò che accade in tribuna con le parole e con i fatti", ha proseguito. "Mi auguro che la giustizia possa continuare con calma il suo lavoro e che ci siano sanzioni esemplari nei confronti di coloro che verranno designati come colpevoli. Mi aspetto che gli organismi sportivi assumano le sanzioni disciplinari necessarie. Abbiamo lottato perché il pubblico tornasse negli stadi, perché le partite non si svolgessero più a porte chiuse". "Se le persone non sono in grado di seguire uno spettacolo sportivo, possono farlo davanti alla loro tv, lanciare bottiglie davanti alla loro tv ma non in uno stadio", ha aggiunto.

Vedi anche Ligue 1: annullata Nizza-Marsiglia, invasione di campo e rissa tra tifosi e giocatori  Calcio estero Ligue 1: annullata Nizza-Marsiglia, invasione di campo e rissa tra tifosi e giocatori 

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