SPAGNA

Liga: l’Atletico vince e vola in testa, il Real si rialza grazie a un autogol. Barça ko a Cadice

I Colchoneros superano il Valladolid per 2-0: a segno Lemar e Marcos Llorente. Merengues fortunate a Siviglia. Cadono i blaugrana nonostante l'82% di possesso palla

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L’Atletico Madrid batte 2-0 il Valladolid nella 12a giornata della Liga e va in testa da solo: a decidere la sfida le reti nella ripresa di Lemar e Marcos Llorente. Si rialza il Real Madrid, che passa 1-0 in casa del Siviglia: decide l’autogol del portiere Yassine ‘Bono’ Bounou. Il Barcellona perde 2-1 a Cadice: Gimenez e Negredo (che sfrutta un grave errore difensivo) affondano i blaugrana, cui non basta tenere la palla per l’82% del tempo.

ATLETICO MADRID-VALLADOLID 2-0
Vale tantissimo la vittoria dei Colchoneros in casa contro un tenace Valladolid: grazie al successo del Wanda Metropolitano, l’Atletico sorpassa in testa alla Liga la Real Sociedad (che gioca domenica ma ha comunque, al momento, una partita in più) e ribadisce chiaramente le proprie ambizioni di successo nel campionato spagnolo. Quella gli uomini di Diego Simeone, però, è tutt’altro che una prestazione dominante, soprattutto nel primo tempo. Il Valladolid, reduce da tre risultati utili consecutivi, gioca una frazione di assoluto livello domando senza problemi l’attacco della squadra di casa guidato da un Suarez che, oltre alle possibili distrazioni per le indagini sul suo esame di italiano a Perugia, pare anche in forma fisica imperfetta al rientro dallo stop forzato per il Covid.

A inizio ripresa i blanquivioletas rischiano anche di portarsi in vantaggio con una pericolosa conclusione di Marcos André, ma da quel punto dell’incontro l’Atletico prende in mano le redini del gioco e concretizza il predominio territoriale con la rete di Lemar al 56’: bella l’azione avvolgente dei padroni di casa, con il cross basso di Trippier che viene ‘bucato’ da Suarez ma trova il piede del francese, in rete dopo oltre un anno di digiuno. La rete sblocca i Colchoneros e demoralizza gli ospiti: il risultato è il controllo totale del pallone per l’Atletico che fa bis al 72’: è ancora Trippier l’uomo assist, stavolta con un passaggio in profondità per Marcos Llorente che insacca alle spalle di Masip. Il finale è normale amministrazione: settima vittoria consecutiva per l’Atletico Madrid, che si presenta a una settimana fondamentale (mercoledì sfida a Salisburgo per la qualificazione agli ottavi di Champions, sabato derby contro il Real) con il morale alle stelle.

SIVIGLIA-REAL MADRID 0-1
Alla vigilia di quella che sarà una settimana cruciale per il proseguimento della sua stagione (mercoledì la sfida decisiva in Champions contro il Mönchengladbach e sabato il derby contro l’Atletico), il Real Madrid riscatta le ultime tre gare a secco in Liga; nonché la recente pesante sconfitta contro lo Shakhtar Donetsk in Europa. La formazione di Zidane ottiene un pesantissimo successo a Siviglia (che scivola a -4 dalle merengues) e aggancia momentaneamente il terzo posto occupato dal Villarreal. Subito occasione per i blancos in avvio di match: il portiere Bono perde palla nell’area piccola su attacco di Vinicius, Benzema può colpire di testa a porta vuota ma salva incredibilmente Diego Carlos all’ultimo momento. Kroos prova la gran conclusione a giro dal limite a cercare il secondo palo: pallone largo di pochissimo. L’estremo difensore dei padroni di casa si riscatta dall’erroraccio di inizio match e compie una prodezza, distendendosi e mettendo in angolo il destro a giro di prima intenzione di Benzema. Il Siviglia si fa vedere solamente con un controllo di petto e conclusione da parte di De Jong: palla ampiamente sul fondo.

Lo stesso attaccante olandese impegna in due tempi Courtois con una splendida rovesciata a inizio ripresa, ma è il Real a passare meritatamente in vantaggio al 55’: Mendy mette in mezzo un pallone teso basso, Vinicius lo sfiora appena, ma la pessima uscita in allungo di Bono fa sì che la sfera impatti sul portiere del Siviglia che, di fatto, se la butta dentro da solo. La formazione di Lopetegui torna a impensierire la difesa madrilena soltanto nel finale. Una punizione di Gudelj supera la barriera e scende a un passo dal palo. Poi, all’80’, Suso sfiora il pari: l’ex Milan calcia dalla trequarti e per poco non trova l’incrocio. Per il momento, Zidane torna quindi a respirare. In attesa di una settimana ‘infernale’ per il Real Madrid.

LEVANTE-GETAFE 3-0
Il Levante si sbarazza facilmente tra le mura amiche di un pessimo Getafe e può tornare così a prendere fiato nei bassifondi della classifica dopo tre sconfitte e dopo ben cinque pareggi consecutivi nelle ultime otto gare. Al 5’ Roger accelera e buca la mano del portiere Soria con un preciso diagonale destro che sbatte sul palo interno prima di depositarsi in rete. Gli ospiti rimangono in dieci uomini al 7’ per un rosso diretto di Chema (fallaccio su Dani Gomez visto dal Var) e i padroni di casa dilagano: prima con un contropiede finalizzato da Dani Gomez (17’) e poi con il tris definitivo di De Frutos (57’). Getafe che chiude in nove dopo l’espulsione di Dakonam.

CADICE-BARCELLONA 2-1
Dopo aver battuto il Real Madrid lo scorso 17 ottobre, il Cadice di Alvaro Cervera batte in maniera sorprendente anche un Barcellona che, nonostante le 21 conclusioni complessive e l’82% di possesso palla, scivola a -12 rispetto all’Atletico Madrid capolista. Agli andalusi non serve neanche costruire azioni da gol, come dimostra già la prima rete, che arriva all’8’, frutto più che altro di una combinazione casuale. Sugli sviluppi di un corner, infatti, Mingueza colpisce goffamente il pallone rischiando la clamorosa autorete, Ter Stegen para sulla linea ma sulla ribattuta è lestissimo Alvaro Gimenez, che firma l’1-0. Da lì in poi, però, è soltanto Barcellona: nonostante l’ampio possesso, però, i catalani si perdono una volta arrivati in area di rigore, disturbati efficacemente dalla strettissima difesa del Cadice. La resistenza dei padroni di casa dura fino al 57’: Messi si inventa uno dei suoi soliti, geniali, passaggi smarcanti pescando Jordi Alba, il cross basso del terzino sinistro trova la deviazione sfortunata di Pedro Alcalà che beffa Ledesma e vale il pari.

Sembra l’avvio di una brillante rimonta ma soltanto sei minuti dopo avviene l’impensabile e i padroni di casa tornano avanti con un altro errore degli avversari: una scellerata rimessa laterale all’indietro proprio di Jordi Alba, infatti, trova impreparati prima Lenglet, che buca lo stop, e poi Ter Stegen, che sbaglia il rinvio. Ad approfittarne è Alvaro Negredo (entrato in campo da pochi secondi al posto di Gimenez), che firma il 2-1 a porta sguarnita. La mezz’ora restante è un vero e proprio assedio, ma non bastano gli ingressi nel finale di Trincao e Pjanic per trovare il pari: il Barça perde e piomba in una crisi in campionato che nessuno avrebbe preventivato a inizio stagione.

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