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Liga, Eibar contro la ripresa: "Ecco cosa ci fa paura e perché"

"Prima che calciatori siamo persone. Temiamo di poter contrarre il virus e infettare familiari e amici"

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Mentre i club della Liga si preparano a tornare in campo per gli allenamenti individuali, i giocatori e lo staff tecnico dell'Eibar hanno messo nero su bianco i loro timori sulla ripresa del campionato pubblicando una lettera in cui chiedono garanzie a tutela loro e dei familiari. "Abbiamo paura di iniziare un'attività in cui non potremo rispettare la prima raccomandazione di tutti gli esperti: la distanza sociale - si legge nel testo -. Temiamo che facendo ciò che amiamo di più, potremmo contrarre il virus, infettare le nostre famiglie e i nostri amici e persino contribuire a una nuova epidemia, con le terribili conseguenze che avrebbe per tutta la popolazione".

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"Il calcio ci appassiona e nulla ci rende più entusiasti del poterci incontrare di nuovo e del poter far divertire la gente scrivono i giocatori dell'Eibar -. Senza calcio ci sentiamo vuoti, difendiamo colori che rappresentano migliaia di persone e nulla sarà più uguale senza di loro. Lo spettacolo perde la sua essenza".

"Siamo privilegiati, ci piace allenarci e giocare, ma prima che calciatori siamo persone e come gran parte della società, siamo preoccupati per la situazione sanitaria- continua la lettera -. E’ vero che milioni di lavoratori sono tornati ai propri compiti, con molte meno attenzioni e molta meno assistenza rispetto a noi. Molti senza le garanzie minime. Non è giusto e lo sappiamo".

"La priorità deve essere la salute di tutti, ed è il momento che questo principio prevalga coi fatti, non solo con le parole - precisano calciatori e staff dell'Eibar -. Solamente con questa chiara premessa, avrebbe senso tornare a giocare. Chiediamo garanzie, esigiamo responsabilità".

Timori a cui la Liga ha subito replicato a stretto giro di posta,grantendo che "giocare a calcio sarà più sicuro che andare al supermercato o in farmacia". "Comprendiamo che in un momento come questo senza precedenti si possa vere paura - si legge nella risposta della Federcalcio spagnola -. Ma verranno prese tutte le precauzioni per garantire un ritorno al calcio sicuro e controllato".

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