Libertadores, odissea Atletico Tucuman: Nacional battuto senza maglie e scarpe

Volo saltato e folle corsa in bus: impresa a Quito senza la divisa ufficiale

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Volo saltato, folle corsa in bus e vittoria senza la divisa ufficiale. E' l'incredibile storia vissuta dall'Atletico Tucuman in Copa Libertadores sul campo del Nacional. Un'odissea che ha i contorni dell'impresa visto tutto quello che è successo. Tutto inizia all'aereoporto di Guayaquil, con l'Aviazione Civile dell'Ecuador che cancella il charter per raggiungere Quito e si conclude col gol partita di Bati Zampedri con la maglia dell'Argentina U20.

La storia è di quelle che resteranno negli annali del calcio. Un'impresa in perfetto stile sudamericano. Dopo il 2-2 dell'andata, per preparare il match col Nacional e abituarsi ai 2850 metri di altitudine della sede della gara, l'Atletico Tucuman  decide di allenarsi a Guayaquil, ma quando è ora di raggiungere lo stadio con un charter, qualcosa va storto con l'Aviazione Civile dell'Ecuador e il volo salta.

Un intoppo che complica i piani della squadra, costretta ad utilizzare un volo di linea che sbarca a Quito solo tredici minuti prima del fischio d'inizio del match. Col rischio di perdere a tavolino (in Libertadores il ritardo massimo consentito è di 40 minuti), l'Atletico Tucuman arriva allo stadio sfrecciando a 130 km/h a bordo di un bus turistico. Il ritardo è di oltre un'ora e per risolvere la questione deve intervenire anche l'ambasciatore argentino in Ecuador.

Problemi risolti? Macché. Una volta raggiunti gli spogliatoi, i giocatori dell'Atletico Tucuman si accorgono infatti di aver lasciato divise e scarpe a bordo del charter e sono costretti a scendere in campo con il materiale tecnico dei calciatori della Selección Under 20, casualmente anche loro a Quito per il torneo Sudamericano Sub20. Una combinazione incredibile in una giornata assurda con tanto di lieto fine per il club argentino. Nonostante l'odissea per presentarsi in campo, al triplice fischio è infatti il Tucuman ad alzare le braccia al cielo grazie a un gol di Bati Zampedri. Una favola che ha commosso un Paese intero.

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