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LA STORIA

La denuncia di Klasnic: "Non so quanto tempo mi resta da vivere, ci sono troppi farmaci nel calcio"

L'ex attaccante croato è stato vittima di cure non corrette ai tempi del Werder: "Sono vivo per miracolo. Il risarcimento economico non mi ridarà la salute"

10 Ott 2025 - 11:42
 © Getty Images

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In campo si è tolto diverse soddisfazioni con Werder Brema e nazionale croata, ma la battaglia più importante l'ex attaccante Ivan Klasnic la sta combattendo ormai da decenni fuori dal campo. Dopo che nel novembre 2006 gli è stata diagnosticata una grave insufficienza renale che lo ha costretto a sottoporsi a un primo trapianto pochi mesi dopo, senza successo, è stato necessario un secondo intervento con un rene donato dal padre. Tanto bastò per rientrare in campo e partecipare a Euro 2008, segnando anche due gol con la Croazia, ma nel frattempo il giocatore intraprese un'azione legale contro i medici del Werder Brema accusandoli di aver ignorato i segnali della sua malattia con cui oggi si trova a fare i conti.

"Nel calcio è difficile andare avanti senza antidolorifici se vuoi dare il meglio in campo - ha commentato Klasnic -, anzi non credo si possa praticare sport professionistico senza usarne. Ma se avessi saputo dei problemi ai reni non li avrei presi". Da anni ormai l'ex St. Pauli sta combattendo contro gravi problemi renali causati da cure mediche scorrette ricevute in carriera: "Sono ancora vivo per miracolo". I medici del Werder Brema, infatti, avrebe continuato a prescrivergli farmaci nonostante valori renali alterati riscontrati nel 2003, senza intervenire. Modus operandi che ha portato Klasnic ha fare causa e a vincerla ottenenendo 4,5 milioni di euro dal Werder Brema come risarcimento.

Soldi che però non colmano i problemi lasciati dalla malattia con cui Klasnic combatte ogni giorno: "Non importa quanti soldi ho ricevuto, non mi ridaranno la salute. Sono grato di essere ancora vivo - ha ammesso in un documentario andato in onda in Germania -, ma non so quanto tempo mi resta".