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RIVALITà

Inzaghi-Conceição, derby d'Arabia: niente stretta di mano. "Forse perché l'ho battuto col Milan..."

Gli ex tecnici delle milanesi si sono ritrovati nel "Clasico" della Saudi League: a fine partite niente scambio di convenevoli 

di Francesco Lommi
25 Ott 2025 - 14:02

Il King Abdullah Sports City di Gedda per qualche istante ha ricordato San Siro con Simone Inzaghi e Sergio Conceição a dannarsi sulla linea di bordo campo. Nel rettangolo di gioco non c'erano Inter e Milan ma Al Hilal e Al Ittihad, i nuovi progetti sposati dai due tecnici in questa stagione. 

Dopo gli incroci nei derby della Madonnina della passata stagione, l'italiano e il portoghese si sono ritrovati nel "Clasico" della Saudi League: Al Hilal Al Ittihad. Ad avere la meglio è stato Inzaghi che si è imposto 2-0 grazie al rigore di Marcos Leonardo e un autogol. Un successo del piacentino sul portoghese mancava da Inter-Porto 1-0 nella stagione 22/23 di Champions League. Da quel momento in poi Simone non è stato più in grado di battere Conceição: nei successivi 5 incontri l'ex tecnico nerazzurro ha raccolto soltanto 3 pareggi e 2 sconfitte (compresa la dolorosissima rimonta in Supercoppa Italiana).

A far discutere nel post partita di Al Hilal Al Ittihad non è stato quanto successo in campo bensì la mancata stretta di mano tra i due allenatori, probabilmente dovuta a vecchie ruggini milanesi.

Conceição ha parlato così nel post partita del mancato saluto: "Problemi con Inzaghi? Non c’è nulla tra di noi. Forse la cosa ha a che fare con la nostra ultima partita, quando da allenatore del Milan l’ho battuto (il riferimento del portoghese è al derby di ritorno di Coppa Italia finito 0-3 in favore del Diavolo, ndr). Forse comunque ci incontreremo di nuovo in futuro e le cose andranno in maniera diversa". 

IL PRECEDENTE IN PORTO-INTER

Non è la prima volta però che il rapporto tra i due allenatori fa discutere. Il primo "caso" risale addirittura a quando Conceicao non allenava ancora in Italia: Inter-Porto della Champions League 2022/23. Anche in quel caso, dopo la partita di ritorno in Portogallo che sancì il passaggio ai quarti di finale dei nerazzurri, non ci fu la classica stretta di mano post partita.