Lo svedese: "L'offerta rossonera c'è stata e se avessi detto sì..."
Zlatan Ibrahimovic non è mai stato uno banale. Così a margine della premiazione del Pallone d'Oro svedese (vinto per la decima volta, nona consecutiva), ha parlato dell'interesse estivo del Milan a La Gazzetta dello Sport: "L'offerta c'è stata e se avessi detto sì, sarei tornato. Ma non era quello che volevo. Sarò sempre grato al Milan perché è il club più grande nel quale ho giocato. Se fosse stato per me, non avrei mai lasciato il Milan".
Lo svedese ha poi continuato: "Di Milano ho ricordi bellissimi: San Siro, la città, la gente e la lingua. Di chi fu la colpa del mio addio? E' un capitolo chiuso ed è andata come è andata. Ora ho altri obiettivi, nel calcio e nella vita. Se tornerò mai in Italia? E' la mia seconda casa. Lì sono diventato famoso con la maglia della Juventus. In bianconero è cambiato tutto: il mondo ha aperto gli occhi e mi ha visto. Ho vinto il campionato con i tre club più grandi: Juve, Inter e Milan". E sul Psg, Ibrahimovic ha concluso: "Mi sento parte del progetto fin dall'inizio. Per chi arriva adesso è tutto più facile. Con il massimo rispetto per il club, io sono arrivato quando ancora molte cose non funzionavano. Insieme abbiamo costruito una grande squadra. Se mi sento un leader? Non mi importa cosa dicono o scrivono. Nel Psg il capo è Zlatan Ibrahimovic. Se sono felice? Sì. Il giorno che dirò che sono contento, sarà quando avrò smesso di giocare perché non avrò più obiettivi da raggiungere. E allora vi inviterò nel mio museo".