GERMANIA

Germania, le proteste dei tifosi fanno effetto: stop agli investimenti privati in Bundesliga

Il comitato esecutivo della Dfl ha sancito ufficialmente il naufragio del progetto: "Non è più possibile portarlo avanti con successo"

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Dopo settimane di striscioni, proteste e contestazioni avvenute nei modi più bizzarri, in Germania arriva lo stop definitivo agli investimenti privati in Bundesliga. Lo ha deciso all'unanimità il comitato esecutivo della Lega calcio tedesca (Dfl) nel corso di una riunione straordinaria svoltasi a Francoforte sul Meno. Niente accordo con possibili investitori esterni per una partnership di marketing, dunque: "Considerando gli sviluppi attuali non sembra più possibile portare avanti con successo il processo", ha dichiarato Hans-Joachim Watzke, portavoce del Presidium della Dfl.

A dicembre la Dfl aveva votato a favore dell'apertura a investimenti di private equity, con l'obiettivo dichiarato di raccogliere un miliardo di euro in cambio di una quota percentuale dei diritti televisivi dei prossimi 20 anni. Già nei giorni successivi, tuttavia, si erano verificate lunghe interruzioni durante le partite a causa delle massicce proteste da parte dei tifosi tedeschi. In campo sono state lanciate palline da tennis, monete di cioccolato e altri oggetti, che hanno costretto alla momentanea sospensione di diversi match.

"Anche se c'è un'ampia maggioranza a favore della necessità imprenditoriale della partnership strategica, il calcio professionistico tedesco si trova nel mezzo di un test cruciale che sta causando grandi controversie non solo all'interno della lega tra i club, ma in alcuni casi anche all'interno dei club tra professionisti, allenatori, dirigenti, organi di controllo, assemblee generali e comunità di tifosi, che stanno mettendo sempre più a rischio le operazioni di gara, le procedure specifiche di gara e quindi l'integrità della competizione - si legge ancora nel messaggio di Watzke -. La fattibilità di una conclusione positiva del contratto in termini di finanziamento dei 36 club non può più essere garantita".

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