Fulham,Ranieri:"Salvezza possibile"

Il nuovo manager in conferenza: "La squadra ha le qualità per salvarsi"

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Prima conferenza stampa per Claudio Ranieri, chiamato per provare a salvare il Fulham ultimo in classifica in Premier League. Possiamo ancora salvarci, ricaricherò questi giocatori ma loro devono dimostrarmi di dare il massimo - ha spiegato -. Sono affascinato dalle imprese impossibili. Cosa offrirò ai giocatori in caso di partite senza incassare gol? La pizza non basta. Forse è meglio andare da McDonald's...".

Ranieri, a 10 giorni dal debutto con il Tottenham, ha già le idee chiare su dove intervenire. "Questa squadra prende troppi gol, ma adesso con me penseremo a difenderci meglio. Sono sempre dell'idea che sia meglio giocare peggio e vincere, che giocare bene e perdere come è accaduto al Fulham sinora. I giocatori dovranno capire la mia filosofia".

Il tecnico romano ferma subito i paragoni con il Leicester. "Quella è stata una favola. Ora dobbiamo solo lavorare duro e provare a salvarci. Nessun rimpianto, prendo sempre il lato buono delle cose e lavoro duro, che per me è tutto nella vita. E comunque questa è la vita di un allenatore: se le cose vanno male devi cambiare l'allenatore, come è successo a me a Leicester. Bisogna accettarlo".

A 67 anni c'è ancora la voglia di un ragazzino. "Io guardo sempre avanti, il passato per me è esperienza, non ricordi. Sì, sono molto ambizioso, anche alla mia età: mi sento giovane perché assorbo energia dai miei calciatori e loro da me. Non devo dimostrare niente, perché credo di aver raggiunto il giusto equilibrio nella mia carriera. Ora sono felicissimo di essere tornato nel miglior campionato del mondo, dove c'è rispetto per tutti, spirito combattivo e qualità altissima".

Ranieri spera di ripetere l'esperienza al Parma nel 2007. "Sono affascinato dalle imprese impossibili. Ogni avventura è differente, ogni sfida mi dà forza: ricordo a Parma, nel 2007, presi la squadra a febbraio, tutti i miei amici mi dicevano "ma tu sei matto, questi sono condannati alla B". Invece ci siamo salvati all'ultima giornata. A Cagliari (1988-1991, dalla C alla A in due anni), alla prima stagione di serie A eravamo ultimi e abbiamo evitato la retrocessione con un turno di anticipo...".

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