Coppa di Lega: il Manchester City vince ai rigori, beffa per il Chelsea e Maurizio Sarri

Dopo lo 0-0 di tempi regolamentari e supplementari, Jorginho e David Luiz tradiscono il furibondo tecnico italiano

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La Coppa di Lega inglese va al Manchester City, con Pep Guardiola che infligge un'altra notte amarissima a Maurizio Sarri e al suo Chelsea che, dopo un primo tempo complicato, aveva poi cercato una vittoria che non sarebbe stata immeritata. Alla fine sono decisivi i rigori, con il City che vince per 4-3: decisivi gli errori di Jorginho e David Luiz, mentre è Sterling a regalare la coppa ai suoi. Sarri furioso con Kepa che, acciaccato, ha rifiutato la sostituzione e sempre più a rischio.

Il Manchester City vince la Coppa di Lega e si rivela una volta ancora la bestia nera del Chelsea e di Maurizio Sarri, che dopo aver perso 6-0 in campionato viene piegato dagli uomini di Guardiola anche nella notte che poteva regalargli il primo titolo in carriera. Una carriera che ora appare sempre più in bilico. Decisivi in negativo, al termine di un equilibratissimo 0-0, i calci di rigore e le polemiche del finale dei supplementari, con un Kepa acciaccato che rifiuta il cambio e il suo allenatore fuori di sé dalla rabbia.

Sarri si gioca tutto e la tensione in casa Chelsea è altissima: lo dimostra il calcio d'inizio della partita, con il fedelissimo Jorginho che stende Aguero dopo 2 secondi netti (anche se il Kun non fa nulla per nascondere di aver cercato deliberatamente il contatto). Lo stesso Aguero protesta dopo 5 minuti dopo che un suo tentativo di cross sbatte sul braccio di Rudiger, ma l'arbitro fa proseguire. Il Chelsea si vede in avanti per la prima volta con Kante, per il resto la prima mezz'ora è tutta a favore degli uomini di Guardiola. I Blues però reggono: David Silva arriva in leggero ritardo su un bel pallone nel cuore dell'area, poi è Aguero a non sfruttare un ottimo servizio di Bernardo Silva calciando alto sopra la traversa. Il Chelsea si scuote dopo un servizio di Ederson per Hazard, che viene fermato per offside ma dimostra ai suoi che tentare di alzare il raggio dell'azione si può. Così negli ultimi minuti del primo tempo il City corre due rischi: su un assolo del solito Hazard e su un inspiegabile colpo di testa all'indietro di Otamendi, che finisce sul fondo ma non così distante dalla porta.

Il secondo tempo si apre con ben più emozioni rispetto al primo: Hazard trova spazio sulla sinistra ma Otamendi non si fa ingannare e lo ferma, sul ribaltamento di fronte Sterling va al cross per Fernandinho che viene anticipato da David Luiz. Al 55' quindi Aguero trova il gol, servito dopo un folle alleggerimento difensivo di Emerson Palmieri: la rete è però annullata dal Var per un fuorigioco di un paio di centimentri e non di più. Ma anche il Chelsea si rende pericoloso: al 66' Hazard trova un'altra prateria a sinistra, prende il tempo a Kompany e crossa al centro, arriva a tutta velocità Kante che però spara il pallone sopra la traversa. Pochi minuti dopo è Barkley ad avere una buona occasione, ma anche la sua conclusione è troppo alta. Il Chelsea ci crede sempre più, e a provarlo è Rudiger che nel corso della stessa azione ferma con le brutte, in pochi secondi, prima De Bruyne e poi David Silva. I Blues tornano poi in avanti al 76' grazie alla loro stella più lucente: Hazard salta tutti e serve un cioccolatino a Pedro in profondità, ma lo spagnolo tenta il passaggio di ritorno e spreca tutto.

Il risultato non cambia e si va ai supplementari: nel primo è ancora il Chelsea a provare con più insistenza il gol, ma non va oltre un tiraccio di Jorginho che non inquadra lo specchio della porta. Sarri si gioca anche la carta Higuain, che non sblocca la partita. Poi nel secondo tempo succede di tutto, con Sarri che per qualche minuto addirittura abbandona la panchina quando Kepa (in precarie condizioni fisiche) rifiuta di essere sostituito a pochi minuti dai rigori. Rigori poi fatali per il Chelsea: sbagliano Jorginho e David Luiz, per il City la conclusione di Aguero passa sotto la pancia di Kepa e poi entra in rete. Ulteriore indizio di una serata storta, che poi la perfetta realizzazione di Sterling rende definitivamente un incubo per Sarri e i suoi.

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