TUNISIA-MALI

Coppa d’Africa, clamoroso in Tunisia Mali: l’arbitro esce scortato dalla polizia

Janni Sikazwe, arbitro dello Zimbabwe, ha messo fine alla partita in anticipo e lo ha fatto per ben due volte…

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Clamoroso in Coppa d’Africa nella partita di esordio del gruppo F tra Tunisia e Mali. La gara è stata vinta dalle Aquile maliane per 1-0, ma il risultato rischia di non essere omologato ed è molto probabile il ricorso della Tunisia, che ha visto il direttore di gara Janni Sikazwe, arbitro dello Zimbabwe selezionato per i Mondiali in Russia nel 2018, fischiare la fine della gara con 5 minuti di anticipo, salvo poi ripensarci, far riprendere il gioco e chiudere poi definitivamente le ostilità al minuto 89 e 47 secondi, nonostante 9 sostituzioni, varie interruzioni, un rosso e due rigori.

Una doppia svista che ha dell’incredibile e che ovviamente ha scatenato la rabbia della panchina tunisina, che al (secondo) triplice fischio si è precipitata in campo per protestare sostenendo che si dovesse giocare ancora il recupero. Nessun intervento da parte del Var, gli arbitri hanno lasciato il terreno di gioco scortati dalla polizia, mentre i giocatori del Mali festeggiavano per la vittoria.

A partita già conclusa poi, con le conferenze stampa degli allenatori già in corso, l’ennesimo ribaltone: la CAF ordina che le squadre tornino in campo per giocare gli ultimi tre minuti (quelli di recupero) agli ordini del quarto uomo, e non più di Sikawze, ma la Tunisia si rifiuta e la partita finisce una volta per tutte. Almeno per quanto riguarda il campo, perché presumibilmente le polemiche andranno avanti per giorni. Finita invece, con ogni probabilità, la carriera del signor Sikazwe.

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