Caso Cheryshev, la Wada conferma l'indagine per doping

Maggie Durand, capo della comunicazione: "Il caso è attualmente in mano all'agenzia antidoping spagnola"

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Ora c'è la conferma, Denis Cheryshev è sotto indagine per doping. La rivelazione del Daily Telegraph ha trovato riscontro in una dichiarazione di un portavoce della Wada al sito russo Sport Express: "Il caso è attualmente in mano all'agenzia antidoping spagnola, la Aepsad. Loro ci informeranno sui risultati", ha detto il capo della comunicazione, Maggie Durand. In Spagna dovranno verificare se c'è stato effettivo uso di ormone della crescita, iniettato dai medici della nazionale russa nel ritiro pre-Mondiale, e se questo uso era autorizzato per motivi di salute.

Tutto nasce da un'intervista del padre di Cheryshev a Sport Weekend, che ha precisato che sì, le parole utilizzate sono state proprio "ormone della crescita", ma forse il signor Dimitri intendeva dire "fattori di crescita", come per esempio il plasma arricchito in piastrine, come sostiene la federcalcio russa.

Va ricordato, comunque, che l'uso dell'ormone della crescita non costituisce reato se è dovuto a un problema medico, ma, se così non fosse, il centrocampista del Valencia rischierebbe una squalifica fino a 4 anni. Ora resta solo da attendere il responso spagnolo e le successive decisioni della Wada, che in caso di esame con esito negativo archivierebbe il caso.

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