Blatter: "Ho rischiato di morire"

Ufficiale: lui e Platini rinviati a giudizio davanti alla commissione etica della Fifa. Cosa rischiano

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"Stavo per morire a causa dello stress di quest'ultimo mese". E' la confessione shock di Seppe Blatter alla tv svizzera RTS, ricoverato per sei giorni in una clinica di Zurigo. "Già stavo tra il canto degli angeli e il fuoco del diavolo. Alla fine gli angeli hanno cantato" ha rivelato il 79enne presidente della Fifa, sospeso per 90 giorni, in seguito alle rivelazioni sui 2 milioni pagati al suo vice Michel Platini per servizi resi anni fa.

Blatter ha sottolineato di "non aver mai perso conoscenza" durante le 48 ore in cui più è stato male. Il numero 1 della Fifa non ha precisato di che cosa abbia veramente sofferto, limitandosi a dire di essere stato in terapia intensiva per diversi giorni. "La pressione è stata enorme. Se sei forte mentalmente, è possibile resistere, ma alla fine il corpo dice no, e in questo momento il corpo ha reagito male".

Poi una carezza a Michel Platini, l'ex alleato e ora rivale con il quale è finito al centro della bufera. "E' un uomo onesto - ha detto Blatter - Se esce da questa vicenda sarà il nuovo presidente della Fifa. E se ne esce lui ne uscirò anche io"

Al momento Blatter è ancora sospeso dalla sua carica: la settimana scorsa la FIFA ha respinto il suo ricorso contro la sospensione, e nei prossimi giorni il Comitato etico FIFA deciderà se prolungare o meno il provvedimento.

E' ufficiale la richiesta di rinvio a giudizio presso la commissione etica della Fifa a carico del presidente Sepp Blatter e del n.1 Uefa Michel Platini. A dirlo è stato il capo della commissione, Hans Joackim Eckert, specificando che "intendiamo ad arrivare a un giudizio, nei confronti di entrambi, entro la fine di dicembre". Blatter e Platini verranno invitati a comparire davanti alla commissione e a fornire eventuali spiegazioni. Per loro, in merito alla vicenda del pagamento della Fifa a Platini per delle consulenze fornite anni prima, c'è il teorico rischio di una lunga squalifica, come i casi recenti di cui si è occupata la commissione etica ovvero quelli di Chung Mong-joon e Harold Mayne-Nicholls fermati rispettivamente per 6 e 7 anni.

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