L'attaccante spagnolo: "E' un sogno che avevo da bambino"
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La carta d'identità dice 39 anni, ma Joaquin è ancora uno dei punti di forza del Betis Siviglia. E' tempo, però, di pensare anche al futuro e la risposta che l'ex Fiorentina dà ad AS è davvero imprevedibile. "Allenatore? No, non voglio dedicarmi a questo - ha detto -. E’ piuttosto difficile, ma voglio fare il torero. Voglio combattere quando lascerò il calcio, è un sogno che ho in testa da quando sono bambino".
Una grande passione stroncata in giovinezza dalla mamma. "Sempre nel rispetto di questa professione, dei toreri e di tutto quel che vuole questo mondo e questa passione tanto grande, mi piacerebbe fare qualcosa di buono e dare il mio contributo benefico a tutta la gente di questo ambiente. Ho fatto di tutto per toreare - ha spiegato il capitano del Betis nella chat -. Mi iscrissi alla scuola di toreri di El Puerto e quando mia madre vide che la cosa stava diventando seria con mio padre spinse affinché scegliessi il calcio, perché lei soffriva molto. Grazie al calcio ho potuto conoscere meglio il mondo della corrida”.
Joaquin ha un grande ricordo dei tre anni alla Fiorentina. "Firenze mi manca tanto, è una città simile a Siviglia: si mangia e si vive benissimo, ogni tanto vogliamo tornarci perché abbiamo tanti amici in quel posto. Se non mi avesse chiamato il Betis, avrei rinnovato per un altro paio di stagioni senza dubbio".