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Keita si pente dell'espulsione

"Sono molto triste. Mi scuso con la società, i compagni e i tifosi"

17 Mar 2015 - 17:03

"Tenevo molto alla partita". Questa la giustificazione di Seydou Keita per il rosso rimediato rivolgendo un applauso ironico all'arbitro nel match dell'Olimpico tra RomaSampdoria. Il maliano ha affidato a Twitter le proprie scuse. Domani pomeriggio sarà in conferenza stampa a Trigoria assieme a Rudi Garcia per rispondere alle domande dei giornalisti alla vigilia del ritorno degli ottavi di Europa League con la Fiorentina.

L'unica nota positiva del lungo e profondo periodo no della Roma è senza dubbio Keita. Il maliano è sempre l'ultimo a morire: incornata dell'1-1 contro la Juventus all'Olimpico e zuccata, sempre dell'1-1, all'Artemio Franchi contro la Fiorentina in Europa League. Se l'ultimo baluardo di Garcia cede al nervosismo, vuol dire che la situazione sta ulteriormente peggiorando e forse è destinata a crollare definitivamente.
Molto dipenderà dalla sfida di ritorno di giovedì contro la Viola, dove un'uscita dalla coppa europea significherà un altro duro contraccolpo psicologico. Molto dipenderà anche dalla trasferta di Cesena (quel Cesena che ha quasi espugnato San Siro contro l'Inter) di domenica sera, dove un'altra sconfitta o un pari potrebbe significare il sorpasso dei cugini-rivali della Lazio. Gran parte della stagione della Roma si deciderà in meno di una settimana.
Morire o rinascere, rinascere o morire. Nell'uno o nell'altro caso, i giallorossi hanno bisogno di Seydou che, squalificato in campionato, giocherà al 100% in Europa League. Stavolta non sono ammesse proteste, applausi ironici e espulsioni. Non si può più sbagliare.

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