Milan, due mesi in volo e 20 giorni per sognare

Dalla sfida con l'Inter in Coppa Italia del 27 dicembre è cambiata la stagione rossonera, e Gattuso adesso non si pone limiti

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Il bivio della stagione del Milan e di Gennaro Gattuso ha una data ben precisa. Era il 27 dicembre, si giocava la Coppa Italia. Derby con l'Inter, una sola parola d'ordine: evitare danni. Il momento, d'altronde, era pessimo: tre giorni prima, l'Atalanta aveva impartito una severa lezione a Bonucci e compagni a San Siro (0-2), e i cugini nerazzurri volavano a +16 in classifica. Eppure, nei tempi supplementari dei quarti di finale di Coppa, ecco spuntare l'uomo del destino, Patrick Cutrone. L'uomo del derby. O, meglio, con i suoi 19 sanni, il ragazzo del derby. Gattuso, pochi giorni dopo quella partita, ammetterà: "In caso di sconfitta, mi avrebbero esonerato". E invece...

E invece il Milan è "risorto". Da allora, 12 risultati utili consecutivi, con la parola sconfitta cancellata dal vocabolario. Particolarmente significative le vittorie sui campi del Cagliari, del Ludogortes, della Spal e della Roma ieri (11 gol fatti, solo uno subìto). La difesa, poi, da cinque giornate, non prende più gol. E Gattuso ha trovato la formazione titolare, con la linea a quattro dietro, Biglia in mezzo a Kessié e Bonaventura, e con la coppia Calhanoglu-Suso a regalare classe e assist. L'ivoriano (21 anni, il terzo super-baby insieme ai goleador Cutrone-Calabria) ha svelato il segreto: "Con Montella lavoravamo poco, con Gattuso è cambiato tutto". 

Adesso, però con la Champions a soli 7 punti (nel mirino, guarda caso, c'è proprio l'Inter, quella del debry della svolta, che poi è anche la prossima avversaria in campionato) è vietato fermarsi. E i prossimi venti giorni saranno determinanti per capire dove può davvero arrivare la squadra di Gattuso. L'8 e il 15 marzo ci saranno gli ottavi di Europa League con l'Arsenal, già mercoledì si conoscerà il futuro in Coppa Italia (avversaria la Lazio dopo lo 0-0 di San Siro), mentre in campionato, dopo il derby, sarà il turno di Genoa e Chievo. Fino al 27 dicembre sarebbe scattato l'allarme, oggi si aspetta la sosta dopo la partita del 18 marzo come una grande occasione. D'altronde, a quel bivio, i rossoneri presero la strada giusta...

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