La vigilia della partita col Napoli, le parole del tecnico. "Felipe Anderson non è sereno. Ma lo aspetto"
Momento difficile. Così, all'improvviso, Casa-Lazio si è trovata a fare i conti con l'altra faccia del campionato: due sconfitte, qualche coda di polemica interna, i dubbi che fatalmente entrano in scena. Il tutto alla vigilia del confronto col Napoli che misurerà lo stato di salute della squadra di Simone Inzaghi. Oggi tocca a lui, giorno di vigilia, spiegare gli spigoli di queste due ultime settimane e allentare la morsa della tensione.
Può spiegare che cosa è accaduto con Felipe Anderson?
"Sono state dette cose inesatte. Quando si perde una partita ci sono un po' di malumori. Non è entrato come doveva, ma da qui a dire che il ko è colpa sua ce ne passa. La sconfitta è colpa di tutti, me compreso. Felipe è un patrimonio della società, l'ho sempre tutelato come faccio con gli altri. Non è sereno, ho preferito farlo lavorare a parte. Sa cosa deve fare, quando lo farà tornerà a essere il giocatore che ci farà vincere le partite".
Ovvio che lei abbia parlato con Felipe: cosa gli ha detto? "Lui sa quello che deve fare, in questo anno e mezzo con me l'ho sempre fatto giocare e l'ho tutelato. E' un ragazzo sensibile, deve avere un altro atteggiamento, ora non è sereno, ha tantissime qualità, potrà farci vincere partite importanti".
Che Lazio troveremo contro il Napoli?
"Dalla ripresa del campionato abbiamo fatto 5 partite. Abbiamo vinto le prime due, abbiamo perso a Milano per un gol di mano, poi abbiamo pareggiato e perso l'ultima. Da qui a dire che la Lazio sia in crisi ce ne passa. La sconfitta ci ha rallentato, con lucidità dobbiamo essere bravi contro la prima in classifica. Dovremo fare una gara sopra le righe, superconcentrata, tutti dovranno dare il 150 per cento".
Si dà poco credito alla Lazio a Napoli?
"E' un rischio che si corre. Nessuno avrebbe scommesso sul nostro terzo posto, si sono alzate le aspettative. Se si perdono 2 partite delle ultime cinque e una poi per le cose che sappiamo, possono partire certi discorsi. La squadra conosce l'importanza del match di domani, cercheremo di giocare nel migliore dei modi.
Cosa teme di più del Napoli che comanda la classifica?
"Il Napoli gioca il miglior calcio in Europa. Non serve aggiungere altro"
Come sta Lukaku?
"Aveva un leggero affaticamento, è stato risparmiato stamattina, sarà convocato. Lasceremo qui Pedro Neto che giocherà con la Primavera.
La gara d'andata, com'era andata e com'era maturata la confitta, può essere uno stimolo?
"L'abbiamo analizzata, fu un ottimo primo tempo, chiudemmo in vantaggio, poi ci furono infortuni e spostamenti forzati. Eravamo in emergenza ma da lì partì il nostro cammino".
Felipe Anderson non è convocato per punizione?
"No, è una scelta tecnica".
Perché la Lazio prende tanti gol di testa?
Abbiamo valutato le varie situazioni, con il Milan ne abbiamo preso uno di braccio, poi ha segnato Bonaventura. Per fortuna non tutte le squadre hanno Suso che crossa. Stiamo cercando dei correttivi".
Ipotizzabile un cambio di modulo in difesa, magari a quattro?
"Il modulo sarà sempre lo stesso, ci ha dato risultati incredibili. Caceres ha giocato bene a Milano e col Genoa, Wallace sta tornando a ottimi livelli, Bastos sta bene. Domani deciderò chi far giocare".