PUGNO DURO

Cagliari, tre tifosi espulsi a vita dallo stadio per cori razzisti

Individuati grazie a steward e personale della sicurezza

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Il Cagliari prende di petto la questione razzismo negli stadi e prende una decisione clamorosa: il club sardo, infatti, ha deciso che tre tifosi, ritenuti responsabili di aver indirizzato a giocatori avversari insulti razzisti nel corso di questo campionato, non potranno mai più entrare alla Sardegna Arena. I colpevoli sono stati individuati grazie anche al lavoro di indagine degli steward e del personale preposto alla sicurezza all'interno dell'impianto.

lapresse

IL COMUNICATO DEL CAGLIARI
"Il Cagliari Calcio comunica di avere emesso tre misure interdittive rivolte ad altrettante persone riconosciute e denunciate per aver rivolto a giocatori avversari parole discriminatorie e offensive di carattere razzista durante le gare disputate alla Sardegna Arena nel corso degli ultimi mesi.

L’individuazione dei soggetti coinvolti, titolari di biglietto occasionale nei settori Distinti e Tribuna, è stata possibile grazie all’azione coordinata di steward e del personale preposto alla sicurezza interna del club. In ottemperanza al codice regolamentare in vigore, ma soprattutto a tutela dei tifosi del Cagliari, della città di Cagliari e di tutta la Sardegna, che in termini di accoglienza e rispetto non hanno certo bisogno di prendere lezioni, sono state irrogate sospensioni del gradimento perpetuo, che impediranno a chi si è macchiato di queste azioni deprecabili di entrare alla Sardegna Arena, per qualsiasi manifestazione, per sempre.

Il livello di attenzione e sensibilità atto ad impedire che nessuno possa compromettere i valori nei quali la Società e i suoi tifosi credono è e sarà sempre la priorità del Cagliari".

GRAVINA: "PLAUSO AL CAGLIARI"
"Il calcio italiano sta combattendo una lotta senza quartiere contro il razzismo, per questo desidero congratularmi con il Cagliari Calcio per l'intransigenza che ha mostrato con questa decisione. La serietà e la determinazione del presidente Giulini sono sotto gli occhi di tutti, la Federazione sostiene con atti concreti lui e tutti i suoi colleghi in prima fila contro ogni forma di discriminazione, perché la piaga dell'inciviltà si può vincere solo scendendo in campo insieme". Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina commenta così la decisione del club sardo di espellere a vita tre tifosi protagonisti di "buh" razzisti contro avversari. "Il calcio italiano ha bisogno di compattezza e condivisione di intenti per continuare quel processo di rilancio che di cui tutti siamo protagonisti. - ha aggiunto il numero 1 della Figc - L'iniziativa del Cagliari, così come quella dell'Hellas Verona di pochi giorni fa, che ha dotato gli steward di body cam, concorre a creare le condizioni ambientali migliori per far vivere lo spettacolo del calcio con gioia e serenità". "Sono segnali di grande responsabilità, cui mi aspetto seguano anche comportamenti conseguenti da parte di tutti i tesserati - ha proseguito Gravina - ai quali rivolgo un invito ad abbassare i toni perché nelle ultime settimane abbiamo assistito ad atteggiamenti difficilmente tollerabili. Così come auspico che ci sia maggior rispetto per la classe arbitrale anche da chi è fuori dal nostro mondo, ma è spesso avvezzo alla polemica pretestuosa", ha concluso.

DAL PINO: "COMPLIMENTI"
"Complimenti al Cagliari e al presidente Giulini per aver dato seguito con azioni concrete a quanto annunciato in tema di lotta al razzismo". Così il Presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, ha commentato l'iniziativa del Cagliari Calcio di espellere per sempre tre tifosi dal proprio stadio per comportamenti razzisti. "Questa è la strada da seguire - ha proseguito - per allontanare per sempre comportamenti incivili dai nostri stadi. Sarebbe auspicabile che l'interdizione di questi soggetti fosse estesa a tutti gli altri stadi della Serie A in modo che, come avviene in alcune realtà all'estero, non possano più assistere ad alcuna partita di calcio".

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