Berlusconi-Galliani, progetto Monza: la trattativa prosegue

Il sogno è di portare il club brianzolo in Serie A. Massaro: "Se mi chiamano, sono a disposizione"

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Nei progetti di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani c'è un nuovo sogno calcistico. L'idea di acquistare il Monza è sempre più concreta e la trattativa con Nicola Colombo prosegue spedita. I contatti sono ben avviati e tutto si potrebbe chiudere entro fine settembre. L'obiettivo dell'ex patron del Milan e dell'ex ad rossonero è quello di portare il club brianzolo per la prima volta in Serie A, puntando su giovani talenti italiani.

"Per me sarebbe un grande onore avere come socio il Gruppo Fininvest e Silvio Berlusconi - ha spiegato l'attuale presidente del Monza, Nicola Colombo -. E sarebbe molto importante per la città di Monza e il territorio brianzolo". "Il Monza non è mai stato in Serie A e questo potrebbe essere uno stimolo per chiunque, quello di raggiungere un obiettivo mai raggiunto in 106 anni di storia", ha aggiunto.
Il progetto c'è, insomma. E la trattativa per il passaggio di consegne sembra ormai a buon punto, con la famiglia Colombo che potrebbe restare in società con una quota di minoranza. Al vaglio, oltre alle questioni tecniche, ci sono anche altri aspetti finanziari legati alla possibile riqualificazione dell'area intorno al Brianteo. Ma il fulcro del progetto resta quello calcistico. I
l sogno di Berlusconi e Galliani è quello di portare il Monza in Serie A, cercando di avere una squadra di ragazzi italiani che faccia anche da serbatoio per le nazionali giovanili. Un po' come accadde nel Milan, da dove emersero poi i vari Baresi, Costacurta, Filippo Galli e Paolo Maldini. Un'impresa ambiziosa e rischiosa, certo. Ma anche molto affascinante e stimolante. Sia per i diretti interessati che per i brianzoli, che da tempo vorrebbero vedere il Monza giocarsela con le big del calcio italiano.

E al progetto potrebbe anche aggiungersi un altro nome importante sia per il Milan, sia per il Monza: Daniele Massaro. L'ex attaccante rossonero ha già dato la sua disponibilità, avanzando senza indugi più di una candidatura. "Galliani mi ha preso nel Monza quando avevo 13 anni e allora, pur di rimanere lì, a trecento metri da casa, rinunciai alle proposte del Milan, del Lecco e del Como. Mi andò bene, perché con il Monza mi tolsi delle belle soddisfazioni, anche se non riuscii a centrare la Serie A". "Devo tutto a Galliani, lo considero il mio padre calcistico - ha aggiunto -. Se Berlusconi e Adriano mi chiamassero al Monza, sarei a disposizione. Hanno trasformato i miei sogni in realtà, come potrei dimenticarlo?". 

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