E la vittoria dell'Hoffenheim alla Rhein-Neckar Arena contro i campioni di Germania in carica non ha certo aiutato Ancelotti. Il tecnico di Reggiolo era già stato criticato nel precampionato da tifosi e giornalisti che avevano visto un Bayern sottotono, con una difesa in difficoltà e un gioco poco spumeggiante. La vittoria in Supercoppa contro il Borussia Dortmund non è stata sufficiente per mettere a tacere le critiche che, alla prima occasione, sono tornate a essere rumorose.

Poi la meraviglia e l'esaltazione di Nagelsmann, che in poco meno di due anni è riuscito prima a salvare dalla retrocessione la squadra di Sinsheim, poi a portarla al playoff di Champions League (perso contro il Liverpool), quindi l'esordio in Europa League e il primato in Bundesliga, in coabitazione con il Borussia Dortmund e l'Hannover a quota 7 punti in 3 giornate.

Ma il 30enne bavarese ha chiarito il senso di quell'intervista: "Si è parlato dei progetti per il futuro della mia vita. Ho sempre risposto in maniera onesta e aperta, voglio mantenere questo stile. Non si è trattato di una candidatura, le mie dichiarazioni hanno avuto un impatto maggiore di quello che avrei voluto".

Per il momento l'ex allenatore del Milan deve preoccuparsi solo di migliorare il suo Bayern, non di possibili sostituti. E Nagelsmann lo ha confermato ancora una volta: "Sfortunatamente l'intervista ha avuto un certo eco coinvolgendo anche il mio collega Ancelotti per cui ho un grande rispetto. Gli ho mandato un messaggio per spiegargli quello che intendevo. La questione è chiusa".