IL C.T. DELLA NAZIONALE

Pozzecco stravede per la sua Italbasket: "Non finisce più di stupirmi"

Il comandante della Nazionale di basket è stato intervistato dal Corriere dello Sport: "Melli? Gli avevo chiesto di darmi quella presenza di cui il gruppo ha bisogno"

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Due successi, su Turchia e Ungheria, per aprire al meglio un 2024 che sarà importantissimo per la Nazionale di basket. Impegnata a strappare un pass per gli Europei del 2025 e poi, soprattutto, attesa dal pre-olimpico per volare ai Giochi di Parigi di questa estate. Gianmarco Pozzecco, c.t. dell'ItalBasket, non nasconde la soddisfazione per le prime due vittorie del 2024: "I ragazzi erano assatanati. Non finiscono più di stupirmi. Secondo me è l'azzurro, quello scudetto tricolore che portano sul petto che gli trasmette una carica pazzesca. L'orgoglio di essere in Nazionale è il loro propellente. La realtà è che questi ragazzi faticano, sudano".

Pozzecco stravede per la sua Italbasket: "Non finisce più di stupirmi" - foto 1
© IPA

Tra tante note liete spicca Bortolani, nato per fare canestro: "Sta mostrando ogni volta giocate pazzesche e acquisisce, giorno dopo giorno, una sicurezza paurosa. Datome, che è nel nostro staff uno straordinario elemento aggiunto, ha sentenziato: "Giordano ha fatto diventare facili giocate che non lo erano". Ha, come spesso accade, ragione Gigi".

Dall'Ungheria riporta la convinzione che, ogni tanto, la Nazionale può far riposare Melli: "Con Nik ero stato chiaro - spiega Pozzecco. Mi piace non avere filtri quando comunichiamo e gli avevo chiesto di venire e darmi, almeno con la Turchia, quella presenza di cui il gruppo ha bisogno. Lui ha fatto 17 punti in 20 minuti, quasi a mettere la firma sotto il nostro accordo. Si è spremuto, ha dato tutto. Così nella seconda gara la scelta è stata per energie fresche".

Pozzecco stravede per la sua Italbasket: "Non finisce più di stupirmi" - foto 2
© IPA

Adesso la Nazionale di basket si ferma fino al preolimpico di luglio, ma la cosa non preoccupa Pozzecco: "Ora si riparte con Eurolega e campionato. E la testa e il cuore dei ragazzi saranno lì. Poi arriverà il momento delle decisioni. La mia filosofia sarà sempre la stessa: scegliere i migliori, ma non in assoluto. Piuttosto per quanto possono far alzare il rendimento totale della squadra, così da costruire un gruppo sempre migliore e affidabile. Non esiste preclusione verso nessuno, ma proprio perché ci rivedremo per preparare il preolimpico sarà essenziale avere una squadra che si conosce. Le basi, le fondamenta su cui costruire, saranno quelle solide di sempre".

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