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Nba: vincono Boston, Golden State e Milwaukee  

Celtics, Warriors e Bucks ok su Detroit, Okc e Portland. Utah perde contro Dallas, Fontecchio in panchina

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Nba: vincono Boston, Golden State e Milwaukee<br />
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© Getty Images

Nella notte Nba, vincono Boston, Golden State e Milwaukee, che battono rispettivamente Detroit (111-99), Oklahoma (141-114) e Portland (127-108). In attesa di Kyrie Irving e nonostante l'assenza di Luka Doncic, Dallas si impone 124-111 sul campo dei Jazz, con Simone Fontecchio che resta in panchina. Crollano in casa anche i Nets: i Clippers passano 124-116 a Brooklyn. Cleveland e Sacramento stendono Washington (114-91) e Houston (140-120).

DETROIT PISTONS-BOSTON CELTICS 99-111
La sfida tra la prima e l'ultima della Eastern Conference va a Boston, che batte 111-99 Detroit e si conferma in vetta ad Est. I Celtics accelerano nella parte centrale di gara (64-47 considerando secondo e terzo periodo) e gestiscono nel finale. Jayson Tatum è il migliore del match con una doppia doppia da 34 punti e 11 rimbalzi, ma un ottimo contribuito lo dà anche White (23 con 7 rimbalzi e 7 assist), mentre i 21 di Bogdanovic non salvano i Pistons, che si confermano la peggiore ad Est, e in tutta l'Nba solo Houston ha un record ancora più negativo. Boston, invece, sale a 38-16 e resta davanti a Milwaukee.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-MILWAUKEE BUCKS 108-127
Proprio i Bucks passano 127-108 a Portland, con Giannis Antetokounmpo che vince il duello a distanza con Damian Lillard. Alla fine, per il greco sono 24 punti e 13 rimbalzi in un match che vede Milwaukee accelerare al rientro dopo l'intervallo lungo (37-23 il parziale del terzo quarto), mentre il leader dei Blazers è il più prolifico in termini di punti chiudendo a quota 28. Molto bene anche Lopez tra le fila dei Bucks: 27 punti e 7/7 in area. Antetokounmpo e compagni si confermano seconda forza ad Est, mentre nella Western Conference Portland resta undicesima con 26-28 di record, non lontana dalla zona play-in.

GOLDEN STATE WARRIORS-OKLAHOMA CITY THUNDER 141-114
Nonostante l'assenza di Stephen Curry, che salterà l'All-Star Game e diverse partite di Regular Season, Golden State travolge 141-114 Oklahoma e continua la risalita ad Ovest. Una vittoria che matura tra secondo e terzo quarto: sommando i due parziali spunta un netto 73-42 in favore dei campioni in carica, trascinati da un super Klay Thompson. Pur senza il suo Splash Brother, arrivano ben 42 punti con addirittura 12 triple sulle 16 tentate: numeri dall'arco clamorosi, degni del miglior Thompson pre infortunio, vicinissimo a battere il suo stesso record di 14 conclusioni dall'arco a segno in una partita. Bene anche Poole (21 con 12 assist), mentre i 20 di Gilgeous-Alexander non possono salvare i Thunder.

UTAH JAZZ-DALLAS MAVERICKS 111-124
In casa dei Jazz non si vedono né Luka Doncic né il nuovo arrivo Kyrie Irving, ma Dallas batte comunque 124-111 i Jazz, che lasciano ancora Simone Fontecchio in panchina. In attesa delle due superstar, i Mavs si accontentano dei 58 punti equamente distribuiti tra Green e Hardy, oltre che di un secondo tempo da 64-49 fondamentale per superare Utah dopo il 62-60 dell'intervallo lungo. Il 35-26 degli ultimi 12 minuti serve solo a legittimare ulteriormente la vittoria. A Utah non bastano i 26 punti messi a referto da Clarkson: Dallas si conferma in zona playoff con 29-26 di record, lo stesso di Phoenix. Utah, invece, è decima e con una sola vittoria in più rispetto a Portland Undicesima.

BROOKLYN NETS-LOS ANGELES CLIPPERS 116-124
Il post Kyrie Irving per Brooklyn si apre con la sconfitta per 124-116 al Barclays Center contro i Clippers. I Nets devono fare a meno anche di Kevin Durant, così ci prova Thomas, con 47 punti, a trascinare i padroni di casa, ma i 53 complessivi messi a referto da George (29) e Leonard (24) regalano il successo esterno ai Clippers, che si confermano quarti nella Western Conference grazie al 33-28 dell'ultimo quarto che vale l'allungo definitivo. La Franchigia di Los Angeles è a 31-26 di record dopo il terzo successo nelle ultime quattro partite, mentre ad Est i Nets sono quinti, superati al quarto posto da Cleveland.

WASHINGTON WIZARDS-CLEVELAND CAVALIERS 91-114
Proprio i Cavs si impongono a Washington per 114-91 e si confermano tra le franchigie ad Est in lotta per i playoff. I tre migliori realizzatori del match sono della squadra dell'Ohio: a quota 23 ci sono Allen e Garland, con Donovan Mitchell che ne realizza 21. Un match che dopo tre quarti ha già espresso il verdetto, visto il +20 di metà gara (66-46) e il +24 (96-72) a 12 minuti dal termine. Inutili i 18 di Porzingis e i 15 di Barton per gli Wizards, che nella Eastern Conference sono dodicesimi dopo il terzo ko di fila, ma le due partite in meno disputate rispetto a Toronto e Indiana (25-30 contro il 24-29 di Washington) fanno ben sperare.

HOUSTON ROCKETS-SACRAMENTO KINGS 120-140
Sacramento dimentica subito il ko in casa dei Pelicans e domina 140-120 a Houston. Il +17 di metà gara (65-48) indirizza subito la sfida, con il 41-32 degli ultimi 12 minuti che fanno calare il sipario su un match sempre in mano ai Kings, che sorridono grazie ai 30 punti di Murray e ai 20 di Monk. Non bastano, invece, i 27 di Green per i Rockets, che si confermano la franchigia con il peggior record Nba: 13-41. Sacramento, invece, è terza con 30-23, a due partite di distanza dal secondo posto di Memphis e avanti ai Clippers, con meno vittorie ma una percentuale di successi migliore rispetto alla squadra di Los Angeles.

CHICAGO BULLS-SAN ANTONIO SPURS 128-104
Chicago batte 128-104 San Antonio e centra la terza vittoria consecutiva, allungando sull'undicesimo posto della Eastern Conference. Decisivo, dopo il 62-59 di metà gara, il 66-45 in favore dei Bulls, che allungano nel secondo tempo respingendo la formazione di Popovich. Sui 128 punti totali, 82 portano la firma di Vucevic (22), Drummond (21 con 15 rimbalzi), LaVine (20) e DeRozan (19): alla fine, sono sette i giocatori in doppia cifra per i padroni di casa. I 21 di Johnson, invece, non bastano agli Spurs, che restano penultimi ad Ovest con un pessimo record: 14-40.

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