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Nba: super Doncic trascina Dallas al 2-2 con i Clippers, Toronto e Boston volano

Lo sloveno, pure acciaccato, fa 43 punti, 17 rimbalzi e 13 assist più la tripla della vittoria alla sirena. Nets e 76ers lasciano i playoff

24 Ago 2020 - 09:08

Una prestazione sontuosa di Luka Doncic, peraltro a mezzo servizio, permette a Dallas di portare sul 2-2 la serie con i Clippers nei playoff Nba. I Mavericks vincono infatti 135-133 all'overtime, con la stella slovena in grado di realizzare 43 punti, 17 rimbalzi e 13 assist, oltre che la tripla decisiva sulla sirena. Nessun problema per Toronto e Boston, che vincono le rispettive serie per 4-0 prevalendo su Nets (150-122) e 76ers (110-116).

DALLAS MAVERICKS-LOS ANGELES CLIPPERS 135-133 OT
Una partita per diventare, forse definitivamente, una delle leggende viventi dell'attuale Nba. È quella che azzecca Luka Doncic in gara-4 dei playoff contro i Clippers, portando di peso Dallas sul 2-2 in una notte partita con i peggiori auspici possibili. I Mavericks dovevano infatti fare a meno di Kristaps Porzingis, tormentato dal ginocchio, e vedevano anche la stella slovena presentarsi in campo a mezzo servizio a causa della distorsione alla caviglia riportata nella partita precedente. E invece Doncic reagisce dopo un inizio di partita da profondo rosso, suo (4 palle perse) e di tutta la squadra (Clippers anche sul +18 a secondo quarto appena iniziato). Il suo score personale a fine partita è così da urlo: tripla doppia, grazie a 43 punti, 17 rimbalzi e 13 assist. Non basterebbe, però, perché i Clippers non demordono: Lou Williams trova 36 punti, Kawhi Leonard sfiora la doppia doppia (32+9 rimbalzi) e serve l'overtime. Qui Doncic scrive il capitolo più bello del suo romanzo: a 19 secondi dalla sirena firma la tripla del sorpasso, vede Marcus Morris rimettere i californiani davanti e risponde a sua volta sempre dall'arco, quando alla fine di secondi ne mancano appena 3.7. Quanto basta per timbrare ancora una volta e consegnare il suo nome al Gotha degli eroi della palla a spicchi con una nuova bomba da tre punti. Quella del 2-2 Dallas e della gloria sempiterna per un campione con una gamba e mezza, ma un cuore in grado di andare oltre ogni ostacolo.

BROOKLYN NETS-TORONTO RAPTORS 122-150
Decisamente più semplice, invece, il compito di Toronto. I campioni in carica realizzano una profezia per molti addetti ai lavori quasi telefonata: spazzare via Brooklyn dai playoff in appena quattro partite. Lo fanno però in maniera quasi fin troppo facile, visto che Kyle Lowry è costretto ad alzare bandiera bianca dopo appena 9 minuti e i 100 punti che arrivano poi dalla panchina rappresentano un record storico dell'intera Nba (il dato non è mai stato registrato dal 1970, ma solo perché solo da quell'anno esiste tale statistica). Gli eroi di giornata diventano così Norman Powell (29 punti) e Serge Ibaka, in campo per 24 minuti e capace di portarsi a casa 27 punti e 15 rimbalzi. Tra i titolari spicca Pascal Siakam (20+10 assist), mentre in casa Nets l'ultimo ad alzare bandiera bianca è Cari LeVert. I suoi punti a referto sono infatti 35, troppo poco però per permettere a Brooklyn di proseguire la propria avventura nella bolla di Orlando.

PHILADELPHIA 76ERS-BOSTON CELTICS 106-110
Ad aspettare Toronto al prossimo turno ci saranno quindi i Celtics, a propria volta reduci da un 4-0 non particolarmente scomodo contro una Philadelphia che comunque prova a restare aggrappata alla partita in una nottata difficile. Soprattutto per ciò che succede a Tobias Harris, stramazzato per terra dopo un'incomprensione con Jayson Tatum e rimasto per alcuni tesissimi minuti fermo al suolo dopo aver sbattuto la testa. Ad aumentare la tensione il sangue caduto sul parquet, ma il 12 dei Sixers fortunatamente se la cava con un taglio sull'arcata sopraccigliare tanto da riuscire addirittura a finire la partita. Che nel frattempo era però in mano a Boston, in grado di piazzare il decisivo parziale di 16-2 e di resistere nel finale. Per i biancoverdi è decisivo Kemba Walker, autore di 32 punti, mentre Jayson Tatum arriva a 28+15. Harris chiude a 20, secondo tra i suoi solo a un Joel Embiid che arriva a 30 punti e 10 rimbalzi che non sono sufficienti a proseguire il cammino di una Philadelphia apparsa in debito d'ossigeno.

UTAH JAZZ-DENVER NUGGETS 129-127
Una delle principali sorprese nel lato occidentale del tabellone dei playoff potrebbe essere rappresentato da Utah, che continua a volare contro Denver e si prende il 3-1 dopo un finale arrembante in gara-4, con tanto di sorpasso in extremis e secondo turno ormai a un passo. Nella volata che premia i ragazzi di Salt Lake City spicca Donovan Mitchell, decisivo nell'accesissimo finale e capace di mettere a referto qualcosa come 51 punti, ma cruciali sono anche i 26 di Mike Conley e soprattutto i 24 di Jordan Clarkson, partito dalla panchina. Chi lotta come un leone ma deve deglutire un boccone amarissimo è Jamal Murray, che per i Nuggets ne mette a referto 50 che però non bastano per portare la serie su un fondamentale pareggio. E il fatto di essere diventato il giocatore con il maggiore score personale in una singola partita di playoff nell'intera storia di Denver è solo una magra soddisfazione.

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