Giro: Froome trionfa sullo Zoncolan

Il britannico della Sky vince davanti a Yates, che rafforza la maglia rosa

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Spettacolo puro nella 14ª tappa del Giro d'Italia, la temutissima San Vito al Tagliamento-Zoncolan (186 km). La salita più dura d'Europa decreta la rinascita di Chris Froome, che vince davanti alla maglia rosa Yates (a 6"), poi Pozzovivo (a 23"), Lopez (a 25") e Dumoulin (a 37"). In classifica Yates ora ha 1'24" su Dumoulin, 1'37" su Pozzovivo e 1'46" su Pinot. Domani altra tappa dura: la Tolmezzo-Sappada (176 km).

A inizio tappa i tentativi di fuga si susseguono, ma il gruppo stenta a dare il via libera. La fuga buona parte sulle prime rampe del Monte Ragogna, con sette attaccanti che un po' alla volta prendono il largo: si tratta di Francesco Gavazzi (Androni – Sidermec), Enrico Barbin (Bardiani – CSF), Mads Pedersen (Trek – Segafredo), Valerio Conti (UAE Team Emirates), Laurent Didier (Trek – Segafredo), Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale) e Jacopo Mosca (Wilier – Selle Italia). I sei arrivano ad accumulare anche oltre sei minuti, vantaggio importante ma tutt'altro che rassicurante in una frazione come questa. Quando si arriva ai piedi del Passo Duron, a meno di 50 chilometri dal traguardo, si inizia a fare sul serio: davanti restano presto in cinque, con Pedersen e Mosca che perdono contatto dagli altri fuggitivi. In testa al gruppo è invece l'Astana di Miguel Angel Lopez a fare il ritmo e il distacco inizia a calare sensibilmente. Dopo un po' il ruolo dell'Astana viene rilevato dalla Mitchelton-Scott della maglia rosa Simon Yates e i cinque di testa continuano a perdere terreno: sulla salita di Sella Valcalda hanno ormai solo poco più di un minuto di margine quando Conti e Barbin staccano gli altri attaccanti. Sulle prime rampe dello Zoncolan Conti stacca Barbin mentre dal gruppo scatta Igora Anton, che raggiunge Conti. Entrambi, però, vengono presto ripresi dal gruppetto dei big, tirato da un Froome finalmente protagonista. Aru invece è il primo dei big a perdere contatto da un gruppetto di testa che, sotto la spinta di Poels (gregario di Froome), diventa sempre più piccolo. A poco più di 4 km dal traguardo è proprio Froome a scattare, con Dumoulin e Pinot che perdono contatto. Provano a resistere al britannico solo Pozzovivo, Lopez e la maglia rosa Yates, ma al secondo allungo del capitano Sky anche loro devono lasciarlo andare. Ai -3 però rompe gli indugi anche Yates, che stacca gli altri due e si lancia all'inseguimento di Froome, per un duello tutto britannico. La maglia rosa riesce ad arrivare a pochi metri dal più titolato connazionale, ma Froome non molla e vince a braccia alzate. Alle sua spalle esulta anche Yates (a 6"), che rafforza la sua leadership. Terzo Pozzovivo (a 23"), quarto Lopez (a 25"), quinto un ottimo Dumoulin (a 37") e sesto Pinot (a 42"). Ora nella generale Yates guida con 1'24" su Dumoulin, 1'37" su Pozzovivo e 1'46" su Pinot. Froome è ora quinto a 3'10". Domani altra tappa dura: la Tolmezzo-Sappada (176 km).

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